La ricciola è uno di quei pesci di cui noi italiani non potremmo mai fare a meno. Più carnoso dell’orata, elegante quanto il branzino (o spigola che a dir si voglia) e non troppo costoso. Per queste ragioni noi italiani ne consumiamo a volontà, in mille maniere.
Al Sud Italia lo amano crudo, al Centro invece lo cucinano al forno. Comunque, in moltissimi apprezzano la famosa tartara (o tartare) di ricciola. Di per sé, la tartare è un piatto di origine francese (o piemontese come direbbero i piemontesi) che prevede però l’uso della carne.
Da un po’ di tempo, anche in Italia, è arrivata la moda di mangiare il pesce crudo. Di per sé è una tradizione che, come tutti sanno, arriva dal Giappone. Molti analisti pensano appunto che la tartare di pesce sia cominciata a diffondersi in Italia proprio grazie ai vari sushi. Ad ogni modo, capita questa base concettuale, pensiamo al trucco di oggi. Tartare di ricciola ma senza avocado per dimagrire senza rinunciare al gusto.
L’ingrediente segreto, il trucco
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Come ricordavamo, la tartare di ricciola viene spesso accompagnata con l’avocado. “Spesso” vuol quasi sempre dire “sempre”, e a Noi di ProiezionidiBorsa piace cambiare
Niente avocado oggi, anche perché il vino che abbiamo pensato di abbinare è perfetto con l’ingrediente diverso. Il vino è questo e l’ingrediente segreto che sta benissimo con la ricciola è l’indivia.
Tartare di ricciola ma senza avocado per dimagrire senza rinunciare al gusto
Arrivati a questo punto, come fare? Ebbene, nulla di più semplice. Prendiamo la nostra tartare e la condiamo unicamente con del limone.
A parte, prendiamo indivia e con l’aiuto di un grande coltello cominciamo a tagliuzzarla. Il segreto non è di avere dei pezzettoni di indivia in mezzo alla tartare, ma una polvere leggerissima. Uniamo il tutto, saremo estremamente sopresi dall’equilibrio nuovo che avremo creato.