Molte persone sono ricche senza saperlo. No, non si tratta di uno scherzo post ferragostano. Ci sono infatti molti oggetti d’uso comune che, con il passare del tempo, acquistano valore. I collezionisti sono sempre alla ricerca di vecchi libri, sorpresine di merendine degli anni ’80, tessere telefoniche, vecchi giocattoli, etc. Il collezionismo è un hobby assai strano. Basta fare un giro in qualche fiera di hobbisti per rendersi conto che ci sono collezioni davvero strambe e curiose. Proprio per questo motivo, anche se non siamo appassionati di collezionismo, potremmo aver conservato un oggetto per noi poco importante magari ma che, per gli appassionati intenditori, rappresenta invece una vera e propria fortuna.
In tal caso, la fortuna sarebbe reciproca, perché l’interessato sarebbe infatti disposto a pagare una bella cifra pur di avere tra le mani il pezzo tanto ambito e da tempo ricercato. Un settore del collezionismo piuttosto tradizionale è quello delle monete. Alcuni esemplari di monete antiche possono valere parecchi soldi. Lo stesso vale per alcuni esemplari prodotti in edizioni limitate per celebrare eventi particolari ed anniversari importanti. Ma non solo. Ci sono anche pezzi da 1 euro che maneggiamo quotidianamente e che potrebbero valere un patrimonio. In questo articolo prenderemo in esame una vecchia moneta interessante.
Tanti soldi a chi ha questa moneta da 100 lire e non è la Minerva
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La 100 Lire che stiamo per presentare è un pezzo commemorativo. Si chiama 100 Lire “Timone”, perché venne coniata nel 1981, in occasione del centenario della fondazione dell’Accademia Navale di Livorno, una delle istituzioni più note ed importanti della Marina Militare Italiana. A vedersi, questa moneta è molto bella. Per peso e dimensioni, è uguale alla 100 Lire “Minerva”, la classica che tutti ben conosciamo e siamo in grado di riconoscere con una certa facilità. Anche il materiale è il medesimo: l’acmonital, una lega usata in Italia per la produzione di moltissime monete.
Sul lato dritto della moneta sono raffigurati un timone e un’ancora sovrapposti. Sopra ad essi notiamo la corona turrita, che per un lungo periodo di tempo ha simboleggiato la Repubblica italiana. Sotto compare invece la firma dell’autore: Marco Vallucci. Sull’altro lato della moneta è rappresentata la facciata del palazzo dell’Accademia Navale di Livorno, in parte celata da una bandiera della Marina Militare Italiana che sventola. Sempre su questo lato, sono altresì riportate le due date di riferimento: 1881 e 1981, nonché il nome completo dell’Accademia stessa.
Analizziamo il valore della 100 Lire “Timone”
Ne circolano parecchi esemplari. All’epoca della produzione se ne emisero oltre 39 milioni di pezzi. Di fatto, il valore di una moneta si aggira attorno a 0,75 euro, sia per la versione usurata che per quella considerata “splendida” (“SPL” in gergo numismatico). Più interessante il valore degli esemplari “fior di conio” (FdC), che possono arrivare a valere fino a 15 euro. Attualmente, su siti come eBay, circolano esemplari di 100 Lire Timone in vendita anche a 200 euro. Ciò significa che il valore di questa moneta è destinato ad aumentare. Quindi, se si è in possesso di un pezzo, è bene custodirlo gelosamente in attesa di tempi di valutazione migliori. Potrebbero infatti arrivare tanti soldi a chi ha questa moneta da 100 Lire conservata.
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