Viene dall’Unione Europea il provvedimento per contrastare la crisi energetica conseguita alla guerra in Ucraina. È, infatti, previsto un pacchetto di misure aventi ad oggetto le modalità di attuazione del taglio dei consumi elettrici. Vediamo, quindi, più nel dettaglio come funzionerà il piano UE. La riduzione riguarda gli elettrodomestici che notoriamente consumano di più. Nella specie, non si potranno più utilizzare contemporaneamente forno, lavatrice, lavastoviglie e condizionatori. Con questo taglio imposto si mira ad un risparmio del 5% nelle ore di punta e del 10% in un mese. Lo scopo ultimo è di far abbassare i prezzi, riducendo la domanda e il consumo di elettricità nelle ore di maggiore utilizzo degli elettrodomestici.
Quando sarà avviato il piano UE
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La riduzione forzata dei consumi elettrici, secondo i piani dell’UE, dovrebbe scattare nel mese di ottobre. L’approvazione definitiva del pacchetto è prevista per il 30 settembre. Gli Stati membri, però, potrebbero avere qualcosa da ridire sulle percentuali, che potrebbero essere riviste. Inoltre, si dubita della possibilità di poter imporre, come un vero e proprio obbligo, queste limitazioni ai cittadini. Ciò comporterebbe, infatti, delle difficoltà di applicazione delle misure sul piano pratico, ossia su come attuare il taglio obbligatorio dei consumi elettrici. Si consideri, infatti, che non tutti i cittadini europei dispongono di contatori di nuova generazione, in grado di limitare la potenza erogata.
In Italia, il Governo Draghi non ha ancora predisposto il piano di adeguamento a quello europeo. Si vorrebbe evitare i tagli obbligati ma l’Europa non vuole rinunciarvi. Tuttavia, sarà difficile che si possano fare passi in avanti prima delle elezioni del 25 settembre.
Taglio obbligatorio dei consumi elettrici e uso ridotto degli elettrodomestici
Quindi, per entrare nel vivo delle misure si dovrà attendere la prossima entrata in carica del nuovo Governo. Di base, il taglio dei consumi elettrici dovrebbe concentrarsi nelle seguenti fasce orarie: 1) dalle 10 alle 12 e 2) dalle 17 alle 20. Si tratta, quindi, in tutto di 4 ore di risparmio forzato. Ultimo problema in campo è quello relativo ai contatori di nuova generazione. In molte parti di Italia, infatti, essi non sono ancora stati installati. Pertanto, qualora non si dovesse arrivare a risolvere in tempo detto inconveniente, si pensa di introdurre un incentivo. In particolare si vocifera dell’introduzione di un Bonus bolletta per spingere i cittadini a rispettare le regole imposte dall’Europa.
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