Come è ormai noto, l’11 aprile si terrà la riunione della BCE. In quest’ultima, si deciderà in merito al taglio dei tassi di interesse di riferimento dell’Eurozona. Secondo le previsioni degli analisti, i tassi resteranno invariati almeno fino alla riunione del 6 giugno. Quindi, salvo sorprese, non si attendono novità in merito. È molto probabile, inoltre, che a fare da apripista ai tagli delle altre Banche centrali sarà proprio quella europea. Almeno, questo è quello che si aspettano i mercati. Cosa aspettarsi invece dalla Federal Reserve, cioè la Banca centrale americana? Riportiamo le ultime dichiarazioni di Jerome Powell.
Quando avverrà il taglio dei tassi FED? Molti analisti sostengono che se ne parlerà a giugno, quando anche la BCE potrebbe fare il primo taglio, che secondo le stime sarà di circa 25 punti base e farà da preludio ad altri tre nel corso dell’anno.
Il portavoce della Banca centrale americana, Jerome Powell, non si è però ancora espresso con sicurezza in merito. Cerchiamo di capire quali siano state le sue ultime dichiarazioni.
Taglio dei tassi FED, le ultime dichiarazioni di Jerome Powell
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Secondo Jerome Powell, il fatto che l’inflazione sia in discesa non è abbastanza per prendere una decisione in merito ai tassi di interesse. Infatti, sebbene questa si stia avvicinando al target equilibrio del 2%, sarebbe ”ancora troppo presto per dire se i recenti dati sull’inflazione siano solo un balzo temporaneo o meno”. Insomma, nonostante le pressioni dei mercati la FED ha deciso di prendersi ancora del tempo per decidere.
Il quadro generale
Gli ultimi dati, insomma, non cambierebbero il quadro generale. Quest’ultimo, come riportato dallo stesso Powell, sarebbe caratterizzato da una crescita solida, un mercato del lavoro forte ma in riequilibrio, un’inflazione in discesa con ”un percorso a volte accidentato”.
Se l’economia dovesse evolversi come previsto dalla Banca centrale americana, allora – a detta del portavoce della FED – si potrebbe valutare un taglio dei tassi di interesse nel corso di quest’anno. Tuttavia, nelle sue ultime dichiarazioni Powell non ha fatto alcuna stima in merito al lasso di tempo in cui ciò potrebbe avvenire.
Insomma, non resta che vedere come si evolverà la situazione dell’economia americana, che continueremo a monitorare. Non sorprende che la FED continui ad adottare un atteggiamento attendista, dal momento in cui un taglio dei tassi troppo anticipato potrebbe portare conseguenze catastrofiche per l’economia. Si pensi a quanto successo tra il 1966 e il 1967 proprio negli Stati Uniti: la FED tagliò i tassi troppo in anticipo, ponendo il primo tassello per il decennio di recessione che seguì.
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