Il caro bollette sconvolge la vita degli italiani. Per far fronte alla necessità delle spese necessarie per le forniture di luce e gas, 9 italiani su 10 dimezzano la spesa destinata a beni e servizi considerati non essenziali. È quanto emerge da un’indagine IPSOS commissionata da Confesercenti.
Chi ci perde
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A pagarne le spese, è proprio il caso di dirlo, sono i ristoranti, l’abbigliamento, i bar e gli accessori e soprattutto il turismo. Le percentuali sono importanti. Il 67% del campione considerato taglierà il budget destinato alle cene e ai pranzi fuori casa. Il 53% farà a meno degli accessori e il 49% rinuncerà al rito del caffè con cornetto al Bar. Male per il turismo che già esce piegato da due anni di pandemia.
Il 47% degli italiani ha dichiarato fare a meno per i prossimi mesi di viaggi fuori compresi i soggiorni brevi di uno o due pernottamenti. Ovviamente calano anche le cifre destinate all’intrattenimento quale cinema e teatro, gli acquisti in tecnologia e gli spostamenti con auto privata. Una sorta di long Covid economico con sintomi da segno meno nonostante la pandemia, che non è finita, viene comunque considerata alle spalle. Non foss’altro perché il focolaio di guerra nel cuore dell’Europa preoccupa molto di più del virus.
Corsa alle scorte
Confesercenti evidenzia l’impulso della corsa agli scaffali. A dire che la paura fa 90. Così gli italiani sono presi dalla psicosi delle scorte alimentari folgorati dal timore dell’aumento continuo dei prezzi o dalla possibilità della mancanza di beni nei supermercati. «Quasi un italiano su due (il 49% in media, con punte del 57% al sud) ammette di stare valutando – o addirittura di aver già fatto – scorte di beni primari». Nella top ten rientrano soprattutto cibi a lunga conservazione, scatolame, legumi. Ancora scorte di acqua, medicinali e surgelati.
Tagli all’Italian Style, si fa a meno di ristoranti turismo e accessori secondo l’indagine Confesercenti
Il Presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, in merito ai risultati dell’indagine ha precisato: «i consumi energetici sono praticamente incomprimibili e la stangata in arrivo sulle bollette ridurrà di circa 54 miliardi i consumi sulle altre voci di spesa». Bene le iniziative governative per calmierare il caro bollette, nelle parole di De Luise. Ma aggiunge: «bisogna inoltre agire anche in sede europea con provvedimenti volti a gestire la crisi energetica attraverso un tetto ai prezzi delle importazioni della materia prima. Il conflitto in Ucraina e la corsa di luce e gas stanno generando aspettative negative e, in alcune fasce di popolazione, dei veri e propri allarmismi irrazionali».
Così si registrano tagli all’Italian Style, si fa a meno di ristoranti turismo e accessori secondo l’indagine Confesercenti. Lo stile di vita subisce un forte cambiamento e si concentra sull’essenziale che, un po’ per timore e un po’ per i fatti, viene percepito a rischio.