Mentre tutti i lavoratori sono in attesa di una riforma sulle pensioni, continuano i lavori delle commissioni tecniche. Sembrerebbero in arrivo importanti novità riguardanti l’istituto dell’Ape Sociale e che svolgere uno di questi lavori aiuterà ad andare in pensione prima. Anche se attualmente anche a chi non è titolare di Legge 104 spetta la pensione anticipata con queste 3 opportunità.
In particolare, prende sempre più forma l’ipotesi di ampliare la lista delle attività usuranti o gravose, prevista per i lavoratori che possono accedere all’Ape Sociale.
Quest’ultima è un’indennità a carico dello Stato erogata dall’INPS, a soggetti che, con 63 anni d’età, si trovano in determinate condizioni previste dalla legge. L’indennità è corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia ed è prevista fino al 31 dicembre 2021.
L’Ape Sociale, spetta ai lavoratori che si trovino:
- in stato di disoccupazione a causa di cessazione del rapporto di lavoro, con un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- lavoratori con almeno 30 anni contributivi che assistono da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado con handicap accertato. O, che assistono un parente o affine di secondo grado, qualora i genitori di quest’ultimo abbiano 70 anni o siano affetti da patologie;
- siano riconosciuti invali con una percentuale pari o superiore al 74% e un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- siano dipendenti, con 36 anni contributivi, e che abbiano svolto da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, o almeno 6 anni negli ultimi 7 anni un’attività gravosa, rientranti nell’apposito elenco.
Svolgere uno di questi lavori aiuterà ad andare in pensione prima
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Pertanto attualmente tra i potenziali fruitori dell’Ape Sociale rientrano lavoratori che hanno perso il lavoro, caregiver e lavoratori che hanno svolto attività gravose e usuranti. In particolare fino ad oggi le attività considerate sono raggruppate in 15 categorie. La Commissione tecnica nel prevedere l’ampliamento di queste attività, ha tenuto conto sia degli infortuni, sia delle giornate medie d’assenza per malattia e per infortunio. Ovvero, ha osservato gli infortuni e le malattie professionali collegati al tipo di mansione svolta risultanti superiori alla media.
Nella lista dei nuovi lavori gravosi rientrano i bidelli, benzinai, tassisti, insegnanti delle scuole elementari, cassieri, macellai, portantini, lavoratori agricoli, conduttori di autobus e altri. Ovviamente la proposta di ampliamento dovrà passare all’approvazione del Ministero del Lavoro e poi al vaglio del Ministero dell’Economia che potrebbe, invece, restringere la platea.
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