Probabilmente sarà capitato anche a qualcuno dei lettori, girando in città, di vedere una chiavetta USB sbucare da un muro. Magari avrà pensato a uno scherzo di qualcuno. Ma quella chiavetta fissata nella parete di un edificio non è la sola. Ve ne sono migliaia in giro per il Mondo. In questo articolo sveliamo l’incredibile mistero delle chiavette USB incastrate nei muri in giro per il mondo e quali segreti nascondono.
Spie e servizi segreti hanno ideato un nuovo sistema di comunicazione?
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Se girando per le città capita di vedere una chiavetta USB sporgere da un muro non ci si deve allarmare. Esatto, girando per le strade ci si potrebbe imbattere in una cosiddetta chiavetta di memoria, una chiave USB che sporge da un muro. In Italia sono centinaia in tutto il Paese e in Europa sono migliaia le chiavette fissate nel cemento. Il primo pensiero che viene di fare è su James Bond e le spie segrete che hanno trovato un sistema anonimo di comunicazione. Ma pensandoci bene non può essere così. Non è esattamente comodo per una spia attaccare un pc a una chiavetta murata su una parete di un edificio. Inoltre, non è possibile passare inosservati. Anzi. Ma allora che cosa ci stanno a fare queste chiavette nel muro? Qual è la loro funzione e soprattutto chi ce le ha messe?
Sveliamo l’incredibile mistero delle chiavette USB incastrate nei muri in giro per il Mondo e quali segreti nascondono
Prima si spiegare l’arcano mistero, sgombriamo il campo da dubbi. Non c’entra le spie o gli hacker. Tutto parte da un esperimento che è stato compiuto a New York nel 2010. L’autore è Aram Bartholl, artista tedesco di Brema, che ha installato nel muro di un edificio della Grande Mela la prima chiavetta. Questa sporge per la metà che si collega a una presa del pc o di un tablet. All’interno della chiavetta ha lasciato alcune curiose informazioni.
Questo esperimento può essere visto come una specie di bottiglia lanciata in mare. Comunque sia, ha avuto un grande successo perché si è espanso a macchia d’olio. Infatti, dopo la prima chiavetta da lui posizionata, ha lanciato il progetto Dead Drops, in cui ha invitato tutti a fare la stessa cosa. Ovvero, prendere una chiavetta USB, memorizzare ciò che si desidera comunicare e fissarla in un muro. Chiunque, poi, può collegarsi e leggerle.
Ma cosa contengono queste unità di memoria flash? Di tutto. Foto, video fatti in casa, racconti, libri in formato digitale, giochi, documenti. C’è anche chi ha trovato delle soluzioni alternative di carattere più romantico. Ha fissato l’unità di memoria ad un lucchetto e poi lo ha chiuso presso una ringhiera di un ponte. Dentro la USB ci sono foto della coppia che ha messo il lucchetto. A futura memoria.