Un buono e costante esercizio fisico è uno dei modi migliori per tenersi in salute. Questo vale a qualsiasi età e senza distinzione di sesso. Se cerchiamo un’attività che ci eviti sforzi eccessivi e che possa risultare addirittura piacevole, potremmo scegliere la camminata.
Più volte gli studi avrebbero sottolineato l’importanza di un movimento regolare per il benessere fisico. Camminare è la soluzione adatta anche per chi ha una certa età ma non vuole abbandonare il proprio corpo al suo destino. La bella stagione all’esordio, poi, non è che un ulteriore invito a mettere i piedi fuori di casa.
Ciò che dovremmo sapere prima di metterci scarpe e tuta per l’occasione, però, è che c’è modo e modo di camminare. Ma non basta: per trarre il massimo beneficio da quest’attività dovremmo anche rispettare i tempi consigliati per l’esercizio fisico.
Per fortuna, le ricerche avrebbero svelato quanto bisognerebbe camminare a 70 e 80 anni e il ritmo da tenere.
I benefici per gli anziani
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Dunque, non sarebbe una novità che una buona camminata offra molti vantaggi alla salute. Eppure, forse molti di noi ancora oggi non ne conoscono i benefici. Innanzitutto, il corretto movimento contribuirebbe e rafforzare il sistema cardiocircolatorio. Questo significa che potremmo ridurre le probabilità di contrarre malattie cardiache.
Questa semplice attività, se eseguita nel modo corretto, sarebbe utile poi per contrastare la nascita di disabilità motorie anche gravi. Tutto questo potrebbe portare alla possibilità di una vita migliore e più duratura.
Per questo motivo, anche chi è più anziano non dovrebbe rinunciare a fare due passi appena ne ha l’occasione. E se ce lo stiamo ancora chiedendo, ecco qual è il modo migliore di camminare secondo la scienza.
Svelato quanto bisognerebbe camminare a 70 e 80 anni e come farlo per proteggere il cuore e allungare la vita
Uno studio effettuato dall’Università della Florida e pubblicato su una nota rivista scientifica americana avrebbe messo in evidenza i vantaggi del podismo rapido. Camminare a passo spedito sarebbe un ottimo metodo per ottenere il massimo dall’attività fisica, anche se non si è più ragazzini.
Lo testimonierebbero i risultati dell’osservazione di circa 1.600 individui tra 70 e 89 anni, svoltasi per un quadriennio. Nello specifico, la velocità da mantenere dovrebbe corrispondere a più di 0,8 metri al secondo.
Alla celerità del passo, però, sarebbe fondamentale abbinare la costanza nell’esercizio. Si suggerirebbe, infatti, di muoversi ogni giorno almeno per 30 minuti. In tal modo potremmo ridurre addirittura del 28% la probabilità di incappare in un’incapacità permanente di camminare.