Molti titolari di buoni fruttiferi ricorderanno sicuramente la stagione d’oro dei rendimenti stellari di questi prodotti. Erano i ruggenti anni Ottanta (e in parte dei Novanta) del secolo scorso in cui bastava avere un buono a 20-30 anni per ritrovarsi a scadenza un ricco montante finale. In verità non era troppo generoso l’emittente all’epoca, ma la conseguenza più diretta dell’inflazione a doppia cifra di quegli anni. Per tutelare il capitale dei risparmiatori CDP doveva offrire tassi elevati.
La situazione odierna sotto certi aspetti ricalca quegli anni: alta inflazione e rendimenti in risalita, anche se non come nel secolo scorso. L’ultimo parziale rialzo dei tassi lo si è avuto il 27 ottobre, ed ha coinvolto anche il buono dedicato ai minori. Oggi su questo prodotto l’emittente offre un rendimento annuo lordo fino al 4,50%. Detta diversamente, ecco allora svelato qual è il buono fruttifero postale che trasforma 10.000 euro in un capitale doppio.
Le caratteristiche del buono fruttifero dedicato ai minori
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Come lascia intendere il nome si tratta di un prodotto dedicato esclusivamente ai minori, unici intestatari del titolo. Lo possono regalare loro genitori, nonni, zii o amici di famiglia, purché maggiorenni, per importi pari a 50 euro e relativi multipli.
L’acquisto può avvenire allo sportello, portando con sé un documento e il codice fiscale/tessera sanitaria proprio e del minore. Oppure online nel caso del genitore titolare di un libretto Smart dispositivo e previa abilitazione del libretto minori.
Inoltre, ricordiamo che il capitale è garantito dallo Stato, la tassazione sugli interessi è agevolata al 12,50% e che sono esenti da imposta di successione. Si ha solo l’imposta di bollo se il valore di rimborso complessivo supera i 5mila euro.
Ancora, non prevedono costi di sottoscrizione, gestione e rimborso finale, anche anticipato. Ricordiamo però che quest’ultimo necessita della preventiva autorizzazione del Giudice Tutelare.
Ecco svelato qual è il buono fruttifero postale che trasforma 10.000 euro in un capitale finale più che raddoppiato
Nel mentre il piccolo cresce, questo buono matura dei lauti interessi fino alla maggiore età dell’intestatario. Oggi in particolare, dopo l’ultimo ritocco avuto di recente, il rendimento annuo lordo arriva fino al 4,50%.
Ipotizziamo adesso il caso di un neogenitore che volesse investire sul futuro del bimbo per i suoi studi, l’auto, o i suoi sogni da grande, etc. Ancora, immaginiamo che il piccolo sia nato il 1° settembre 2022 e che l’importo sottoscritto sia pari a 10mila euro. Fatte queste premesse, nel 2040 il montante netto liquidato sarebbe di 20.432,94 euro, al netto della ritenuta di 1.490,42 euro.
I guadagni sarebbero tuttavia lusinghieri anche in caso di un bimbo nato qualche anno fa e non nel 2022. Ipotizzando una data di nascita al 1° settembre 2017, quindi la maggiore età arriverebbe nel 2035, il montante liquidato sarebbe pari a 15.724,47 euro.
Infine prendiamo il caso di un bimbo nato il 1° settembre 2012 e compimento dei 18 anni al 1° settembre 2030. In tal caso l’accredito finale sarebbe pari a 12.706,21 euro, al netto della ritenuta fiscale di 386,60 euro.