La pasta di sale è un’invenzione quasi magica. Chi ha dei bambini può capire perfettamente quest’affermazione, dato che comporta due riflessioni.
Fare la pasta di sale insieme a loro è un modo per abituarli alla cooperazione divertendosi. Addirittura, può sviluppare interesse verso la cucina e di conseguenza una vita sana. In secondo luogo, è un modo sano, utile e simpatico di passare del tempo con loro.
Il miglior regalo ai propri figli
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Sempre più spesso, infatti, le famiglie italiane riempiono di regali i propri figli, dimenticando (o forse no) che ciò che più conta per lo sviluppo dei bambini è il tempo passato insieme ai genitori. Il tempo deve essere il regalo da fare, non un cellulare o un tablet in più.
A parte queste considerazioni di carattere morale, concentriamoci sulla pasta di sale. La ricetta è nota, ciò che, tuttavia, risulta più difficile è altro. Infatti, la conservazione e la tenuta della pasta di sale è appesa ad un filo. Ecco, quindi, svelato l’errore che rovina la pasta di sale per sempre.
Attenzione all’umidità
Acqua, farina e sale formano insieme un collante che, cotto al forno, o lasciato asciugare, produce notevoli risultati. Sembra impossibile ma sono proprio i cristalli di sale a far tenere unito il composto.
Tuttavia, ci sono stati segnalati molti casi in cui le creazioni con la pasta di sale si rompono facilmente. La spiegazione è semplice: sono state a contatto, diretto o indiretto, con dell’acqua. Basta un pò di umidità in casa o una semplice disattenzione e via, la stellina (o le cose) fatta di pasta di sale si rompe in due parti.
Una soluzione potrebbe essere l’uso di colori impermeabili, oppure della santa pazienza e la creazione di nuove forme di pasta di sale. Ecco svelato l’errore che rovina la pasta di sale per sempre.