Tra le coltivazioni a cui possiamo dedicarci in questo periodo dell’anno ci sono anche i cavoli. Senza considerare in questo articolo tutti gli effetti benefici che possono avere sulla nostra salute, i cavoli possono essere infatti coltivati per buona parte dell’anno. Cosa inoltre non secondaria, questo alimento si adatta praticamente al clima e ai suoli di tutto il nostro Paese. Svelati 3 segreti per coltivare facilmente i cavoli e proteggerli anche dal freddo, mantenendoli in salute tutto l’anno. Il cavolo cappuccio è uno di questi esempi che solitamente può essere presente nel nostro orto dai primi di marzo fino a novembre.
Attenzione ad alcune differenze tra di loro
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Dobbiamo però specificare subito che pur essendo nel complesso le crocifere una famiglia resistente al freddo, alcuni tipi resistono meno. Solitamente quelli più resistenti al freddo sono i cavoletti di Bruxelles, il cavolo nero toscano e la verza.
Più delicati sono invece broccoli e cavolfiori, che gli esperti consigliano di raccogliere prima dell’inizio delle gelate invernali.
Svelati 3 segreti per coltivare facilmente i cavoli e proteggerli anche dal freddo
Il primo errore che potremmo fare in buona fede e che può compromettere la salute della coltivazione dei nostri cavoli riguarda il terreno. Come dicevamo sopra, pur essendo robuste e resistenti, queste piante amano un suolo che abbia un PH praticamente neutro. Se invece il suolo fosse acido, c’è il rischio che il cavolfiore contragga l’ernia, una malattia tipica di questa pianta e che difficilmente possiamo estirpare.
Nel momento in cui decidiamo di dedicarci alla coltivazione del cavolo, ricordiamo che ci sarà bisogno di tanto azoto. Questa sostanza, fondamentale per lo sviluppo delle piante, di cui è un nutriente fondamentale aiuta anche nella creazione della clorofilla. Senza l’azoto anche il nostro cavolfiore rischierebbe di perdere sostanze vitali per la sua stessa sopravvivenza.
I cavoli subiscono gli scacchi continui dei partiti
I nostri poveri cavoli sono tra le piante maggiormente colpite dai parassiti, non per niente uno dei più famosi è proprio la cavolaia. Questi insetti, già allo stato di larve, iniziano a nutrirsi delle foglie della pianta. Solitamente questo parassita appare durante l’estate col caldo, ma è in grado di resistere proprio anche ai primi freddi autunnali. Anche la tignola è un altro parassita in grado di fare parecchi danni alle nostre piante. Gli esperti consigliano di contrastare questi parassiti senza pesticidi ma con prodotti di origine naturale, tra cui un insetticida biologico molto valido. Il suo nome è bacillus thuringiensis. Acquistabile anche comodamente su internet.
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