Svelata la strategia per guadagnare almeno l’1,50% sui risparmi depositati sul conto corrente per i prossimi anni

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Per chi crede che valorizzare i risparmi e metterli a fruttare sia insieme un dovere morale e un’opportunità, ecco l’articolo adatto.

I soldi vanno prima guadagnati, poi risparmiati e infine almeno difesi. In tal caso, l’obiettivo da perseguire sarebbe quanto meno quello di conservare il loro potere d’acquisto. Cercando parimenti di conseguire anche un minimo di rendimento.

Ecco allora svelata la strategia per guadagnare almeno l’1,50% sui risparmi depositati sul conto corrente per i prossimi anni.

Il correntista medio

Oggi mettiamo a confronto due correntisti ipotetici, magari dei vicini di casa (a loro insaputa), nella gestione dei rispettivi risparmi.

Dai dati ABI sappiamo che grosso modo su ogni c/c la liquidità depositata oscilla sui 18mila euro. Se togliessimo i valori eccezionali nella parte bassa e alta della distribuzione, è plausibile supporre una giacenza media superiore. È più logico attendersi infatti una maggiore frequenza di valori eccezionali nella parte bassa e non alta di quella distribuzione.

Anche solo ipotizzandoli come pari a 25mila euro, come gestirli? Spesso la prima scelta d’investimento è quella di detenerli infruttiferi su un c/c. Nel dubbio, nella lecita e giustificabile “paura” di perderli, si sceglie di non scegliere.

Scelta che tuttavia ha un costo. Secondo gli studi di una nota società finanziaria, nell’ultimo decennio la perdita cumulata del potere d’acquisto è stata all’incirca pari al 12,50%.

Tradotto, 10mila euro depositati nel 2010 su un c/c infruttifero oggi valgano circa 8.750 euro in termini reali. A cui si aggiungono (andando a diminuire il saldo finale) le spese bancarie di tenuta conto e quelle del bollo di Stato.

Il correntista che progetta per il lungo futuro per guadagnare almeno l’1,50%

E allora, quali alternative a rischio zero o comunque molto contenuto esistono tra cui andare a scegliere? Il mercato pullula di offerte a breve, medio e lungo termine.

Tuttavia, in questi giorni è in emissione (senza costi per chi compra entro domani) un prodotto a garanzia dello Stato, il BTP Futura 2037.

Un prodotto con 16 anni di durata e che ad ogni 6 mesi distribuirà delle cedole a tassi fissi crescenti. Ancora, sia nel 2029 che nel 2037 il Tesoro riconoscerà due premi fedeltà a chi avrà tenuto il bond fino alla sua scadenza.

Quanto rende? Nella più rosea delle ipotesi potrebbe anche arrivare a rendere fino all’1,775% medio lordo annuo, sommando le cedole e il doppio premio fedeltà. Tutto dipenderà dall’entità effettiva dei due premi, che al loro volta sono una funzione diretta del futuro PIL.

Pertanto, svelata la strategia per guadagnare almeno l’1,50% sui risparmi depositati sul conto corrente per i prossimi anni

Ad ogni modo, nell’articolo di cui qui il link illustriamo nel dettaglio come si determinano e sommano le due componenti (cedole e doppio premio finale).

Di base il bond offre comunque un rendimento minimo ponderato dell’1,525% (cedole più i due premi) per i suoi prossimi 16 anni di vita. Ma solo a chi terrà fino a scadenza questa obbligazione.

Ecco dunque svelata la strategia per guadagnare almeno l’1,50% sui risparmi depositati sul conto corrente per i prossimi anni.

Quanta parte dei risparmi depositati sul conto corrente?

A questo punto potrebbero sorgere almeno un paio d’interrogativi.

Il primo, rimanderebbe al quanti soldi eventualmente investire nello strumento. Nell’articolo di cui qui il link abbiamo già risposto al quesito. Tuttavia, in questa sede raccomandiamo ancora una volta di non investire mai tutti i soldi in un unico prodotto. La diversificazione del portafoglio, infatti, deve essere insieme la bussola di riferimento e un imperativo per il buon padre di famiglia.

Secondo dubbio, a chi è adatto lo strumento. Anche in questo caso si tratta di un quesito da condividere con il proprio consulente finanziario.

Ad ogni modo gli elementi principali da considerare sono la vita complessiva del bond (16 anni) e il grado di rischio. Detto ciò, nel complesso l’obbligazione mira a proteggere il potere d’acquisto e a garantire un minimo di rendimento futuro ai sottoscrittori.

Ricapitolando, svelata la strategia per guadagnare almeno l’1,50% sui risparmi depositati sul conto corrente per i prossimi anni.

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