Il Supporto alla Formazione e al Lavoro, misura gemella dell’Assegno di Inclusione, è attivo e si può richiedere. Possono farlo tutte le famiglie che non rientrano nell’Assegno di Inclusione purché rispettino determinati requisiti e purché adempiano ai vari obblighi che il sussidio prevede.
La misura, conosciuta con l’acronimo di SFL, guarda alle famiglie composte da persone occupabili che hanno una determinata soglia ISEE.
Cosa significa soggetti occupabili
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La misura è nata già nel 2023 per tutte le famiglie che hanno subito l’interruzione “prematura” del Reddito di Cittadinanza. Infatti nel 2023 il Reddito di Cittadinanza fu bloccato dopo 7 mesi alle famiglie beneficiarie composte esclusivamente da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 59 anni. Soggetti naturalmente privi di situazioni di disabilità e non presi in cura dai servizi sociali dei loro comuni di residenza. La stessa platea è quella beneficiaria della misura nel 2024. Anche chi è fuoriuscito dal Reddito di Cittadinanza a dicembre, e non rientra nell’Assegno di Inclusione, può optare, se ha i requisiti, per questo strumento che insieme al sussidio, prevede una serie di politiche attive del lavoro. Ma a chi si chiede come prendere il Supporto Formazione e Lavoro, ecco come fare con una sintetica ma esaustiva guida.
Supporto Formazione e Lavoro, ecco come prendere adesso 350 euro al mese di sussidio
A differenza dell’Assegno di Inclusione, il Supporto Formazione e lavoro non si prende semplicemente presentando domanda. Infatti il via libera al sussidio si può ottenere solo se il richiedente dimostra di partecipare assiduamente alle varie iniziative volte al ricollocamento lavorativo. Innanzi tutto possono presentare domanda quanti hanno un ISEE del loro nucleo familiare non superiore a 6.000 euro. Anche il reddito annuo del richiedente non deve superare i 6.000 euro. Naturalmente si tratta in questo caso di un limite che sale con il salire del numero dei componenti la famiglia, perché va moltiplicato con la relativa scala di equivalenza. La richiesta va fatta telematicamente in piattaforma SIISL. Ma come detto non basta. Bisogna anche firmare il patto di attivazione digitale, aspettare di essere convocati dalle per la firma del patto di lavoro su cui l’interessato deve indicare almeno 3 agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione che lo aiuteranno nella ricerca di occupazione.