Se pensavi di conoscere tutte le strategie di marketing dei supermercati, questa sul carrello ti sorprenderà. Perché non si tratta di grandezza del contenitore, ma di un altro particolare più sofisticato che spingerebbe il cliente a spendere di più acquistando prodotti di cui non ha veramente bisogno. Ecco di che cosa si tratta.
Quante volte ti è capitato di tornare a casa dal supermercato e di accorgerti di aver comprato una marea di cose che in realtà non ti servivano? I supermercati sono un terreno insidioso. Mettono in campo una serie di strategie che ti spingono a comprare di più, anche cose inutili, per aumentare il loro volume di vendite. Anche se i consumatori hanno imparato a difendersi, rimangono delle zone buie che riservano gli imprevisti più pericolosi. Come il trucco del carrello. Quando vai al supermercato, occhio alla maniglia del carrello se non vuoi spendere troppo.
Strategie di marketing
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Il supermercato ti studia e ti spia. C’è una vera e propria scienza del marketing che analizza il comportamento dei clienti per adattare le strategie di vendita. Controlla cosa cattura la tua attenzione quando ti sposti tra gli scaffali e dove si ferma più frequentemente il tuo sguardo. Posiziona i prodotti sullo scaffale in modo che siano più attraenti per il consumatore. Decide il posizionamento delle corsie e applica i prezzi psicologici. Analizza anche il tipo di carrello che ti spinge a comprare di più. Ecco a che cosa devi fare attenzione. Pensa un attimo alla grandezza del carrello. Hai veramente bisogno di tutto quello spazio? Forse no, ma è la ragione che ti spinge a comprare di più. La logica è semplice: offrire uno spazio maggiore spinge inconsciamente a riempirlo.
Supermercato, occhio alla maniglia del carrello!
Controlla anche la maniglia. Di solito al supermercato trovi i carrelli con un maniglione orizzontale unico, ma ce ne sono altri con due maniglie laterali parallele tra loro. E ci sono i carrelli a traino, come i carrellini. Questi ultimi tipi di carrello, con maniglie laterali e a traino, ti farebbero spendere di più. Il motivo è che per spingerli attivi i bicipiti, muscoli che servono per avvicinare a te gli oggetti che ti piacciono. Li chiamano anche muscoli dello shopping perché stimolano a dismisura la voglia di comprare. Invece è da preferire il carrello standard, con maniglione orizzontale unico. Per spingerlo si attivano i tricipiti che si usano solitamente per allontanare qualcosa da sé. Li chiamano muscoli del rifiuto e ci salvano dallo shopping compulsivo.
Il carrello del futuro
Sempre a proposito di carrelli, negli Usa è stato brevettato il carrello del futuro. Non dovrai spingerlo perché è automatico e fa tutto da solo. Funziona più o meno come un robot lavapavimenti. Il carrello è dotato di un dispositivo elettronico connesso ad internet a cui i clienti del negozio potranno collegarsi tramite app. Poi dovranno semplicemente caricare sul proprio smartphone la lista della spesa e il carrello li guiderà tra gli scaffali muovendosi in autonomia. Probabilmente ci sarà un risparmio di tempo, ma qualcuno già sospetta che sia l’ennesima strategia di marketing. Il carrello potrebbe guidare il cliente attraverso percorsi oculatamente studiati, verso prodotti in offerta oppure in reparti che forse non visiterebbe. Vedremo. Per il momento, infatti, è stato solo brevettato.