Sul tetto al contante e sul salvacondotto POS sotto i 60 euro la bocciatura è davvero clamorosa

tetto al contante e sul salvacondotto POS

La Corte dei Conti boccia sostanzialmente le due misure di libertà sul denaro contante che ha varato il Governo di centrodestra guidato dalla premier e leader di FdI Giorgia Meloni. Ecco allora come, perché e, soprattutto, cosa potrebbe accadere nel nostro Paese a partire dal prossimo anno.

Nella manovra finanziaria varata dal Governo Meloni non è tutto oro quel che luccica. Perché è vero che ci sono molti provvedimenti, e tante risorse stanziate, contro il caro energia. Ma ci sono pure altre misure che potrebbero essere in contrasto con il PNNR. Ovverosia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

E questo almeno stando ai rilievi ed alle osservazioni ,mosse dalla Corte dei Conti. La quale, infatti, ritiene che le due misure relative al tetto ai pagamenti cash, ed all’obbligo del POS, siano incoerenti con il PNRR.

Sul tetto al contante e sul salvacondotto POS, ecco i dubbi della Corte dei Conti

Al riguardo ricordiamo che l’Esecutivo guidato dalla premier e leader di FdI Giorgia Meloni alzerà il tetto al contante a 5.000 euro. Proprio a partire dal 2023 rispetto al limite massimo, pari a 2.000 euro, vigente per i pagamenti in contanti nel 2022.

premier e leader di FdI Giorgia Meloni

Premier e leader di FdI Giorgia Meloni-proiezionidiborsa.it

L’innalzamento del tetto ai pagamenti in contanti, tra l’altro, è una delle misure fortemente volute dalla Lega guidata da Matteo Salvini. Anzi, a firma dell’economista e deputato Alberto Bagnai, nelle scorse settimane la Lega aveva addirittura presentato una proposta di Legge per portare il tetto ai pagamenti in contanti a ben 10.000 euro.

Sul tetto al contante e sul salvacondotto POS, quindi, la posizione della Corte dei Conti sembra essere in linea con le critiche mosse, tra l’altro, da alcuni partiti politici che attualmente stanno all’opposizione. Ovverosia, la maggiore libertà sull’uso del contante potrebbe in qualche modo incentivare l’evasione fiscale.

Per i pagamenti con le carte di credito e di debito, ecco cosa cambia a partire dal 2023

Per quel che riguarda inoltre l’obbligo POS, il Governo italiano vuole fissare il regime sanzionatorio, per i commercianti che non accettano le carte, sopra i 60 euro. Quindi, per scontrini sotto i 60 euro l’esercente potrà rifiutare le carte di credito o le carte di debito dei clienti senza rischiare sanzioni amministrative.

commercianti che non accettano le carte

Commercianti che non accettano le carte-proiezionidiborsa.it

Sia per l’obbligo POS, sia per il tetto ai pagamenti in contanti, al momento dal Governo sembrano tirare dritto. Ovverosia l’Esecutivo potrebbe sostanzialmente ignorare le osservazioni mosse dalla Corte dei Conti. Ribadendo tra l’altro d’aver varato, considerando l’attuale scenario, una manovra finanziaria coraggiosa.

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