Un sogno sull’acqua: l’isola di Loreto è inaccessibile, ma un modo per ammirarla in tutta la sua bellezza c’è.
Nel cuore del Lago d’Iseo, uno dei luoghi più incantevoli della Lombardia, si trova un piccolo gioiello che sembra uscito da una fiaba: l’Isola di Loreto. Questo angolo di paradiso è un isolotto privato che ospita un’unica struttura, una villa dal fascino irresistibile, quasi surreale, che si erge tra le acque cristalline del lago, incorniciata da una natura rigogliosa e incontaminata.
L’Isola di Loreto, pur essendo meno conosciuta rispetto alla vicina Monte Isola, la più grande isola lacustre d’Italia e una delle più grandi d’Europa. Si tratta di un luogo pittoresco con villaggi affascinanti, sentieri per escursioni e viste panoramiche che racchiude un fascino tutto particolare. Questo lembo di terra, piccolo ma ricco di storia, fu un tempo dimora di un convento di monache clarisse nel XV secolo. Oggi, la sua villa, costruita alla fine del XIX secolo, rappresenta un rifugio esclusivo e lussuoso, inaccessibile al pubblico, ma ammirabile in tutta la sua bellezza durante un giro in barca.
Storia dell’Isola di Loreto e della sua villa privata
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L’Isola di Loreto vanta una storia affascinante che risale a secoli fa. Nel XV secolo, infatti, qui sorgeva un convento di monache clarisse, la cui presenza ha lasciato un’impronta spirituale sull’isola. Nel corso degli anni, l’isola ha visto passare diverse proprietà fino a diventare una residenza privata, trasformata in una villa affascinante alla fine del XIX secolo.
Secondo numerose testimonianze, l’isola di Loreto era abitata già in epoca romana. Tuttavia, è solo nel XV secolo che le Suore di Santa Chiara di Brescia la acquistarono e vi costruirono un convento. Alla fine del secolo successivo, sull’isola rimase solo una piccola chiesa, priva di arredi, custodita da un eremita di nome Pietro. Durante una visita, Carlo Borromeo ne fu così poco impressionato che ordinò la chiusura del complesso. L’isola venne così abbandonata, cadde in rovina e passò nelle mani degli eredi del Conte Alessandro Martinengo. Lo storico Gabriele Rosa ricorda che, alla fine dell’Ottocento, si potevano ancora vedere tracce di mura e due torricelle quadrate, probabilmente resti di antiche fortificazioni. All’epoca, l’isola era solo un punto di sosta per i pescatori e non aveva attrattiva alcuna.
Con il passare degli anni, l’isola passò alla Duchessa Felicita Bevilacqua, che alla sua morte la lasciò all’Opera Pia Asilo Bevilacqua di Verona. L’ultimo passaggio di proprietà avvenne nell’ottobre del 1900, quando l’isola fu venduta al capitano della marina Vincenzo Richieri. Quest’ultimo, ingaggiato l’architetto Luigi Tombola, trasformò radicalmente l’isola, costruendovi una splendida villa in stile gotico, simile a un castello e altrettanto misteriosa.
L’isola di Loreto, un paradiso irraggiungibile
Sebbene non sia possibile visitare l’Isola di Loreto, è comunque possibile ammirarla da vicino con un tour in barca sul Lago d’Iseo. Questi tour permettono di avvicinarsi all’isola e apprezzare la sua bellezza da una prospettiva unica, regalando scatti fotografici indimenticabili.
La villa, con le sue torrette gotiche e i giardini curati, sembra davvero uscita da un sogno. Le sue mura in pietra, coperte di edera, e le finestre che si affacciano sul lago offrono una vista mozzafiato. La villa è circondata da un rigoglioso parco di conifere e piante esotiche che aggiungono un tocco di magia al paesaggio.
La villa, con la sua architettura storica, offre uno scorcio affascinante della vita aristocratica di un tempo. Gli ospiti possono passeggiare tra gli alberi secolari, scoprire angoli nascosti e godere di una vista panoramica sul lago che toglie il fiato. La piccola cappella privata e il porticciolo aggiungono un ulteriore tocco di fascino all’isola, rendendola un luogo di pace e bellezza senza tempo.
La chiusura e l’isolamento ha contribuito a preservare l’integrità naturale e architettonica dell’isola, facendola apparire come un luogo fuori dal tempo, dove la tranquillità regna sovrana.
Per chi è alla ricerca di un’esperienza di viaggio unica, il Lago d’Iseo offre molte altre attrazioni come la già citata Monte Isola e Lovere, situata sulle sponde nord e che custodisce la Basilica di Santa Maria in Valvendra e l’Accademia Tadini.
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