Nella settimana di Jackson Hole la moneta unica europea ha continuato a indebolirsi chiudendo la sesta settimana consecutiva al ribasso. Quindi, sul grafico euro dollaro è apparso un pattern che non si vedeva da circa 10 anni. Era dall’agosto 2014, infatti, che non si registrava un numero di settimane consecutive al ribasso così importante. Va detto che in quell’occasione il cambio ha continuato a scendere portando le quotazioni da area 1,4 giù fino in area 1,05. Ma quali sono state le cause che hanno portato a questo ulteriore indebolimento dell’euro contro il dollaro?
A Jackson Hole Powell si è detto pronto a innalzare ancora i tassi se dovessero crearsi le condizioni per farlo, favorendo il rafforzamento del dollaro. D’altra parte, considerando i dati economici divergenti tra Stati Uniti e Unione Europea, non c’è nulla che suggerisca un’inversione di tendenza. La BCE ha comunicato una visione cauta da parte dei membri del consiglio direttivo, che potrebbe far pendere la bilancia delle probabilità a favore di un “non rialzo” nella riunione dei tassi di settembre, se ulteriori dati deludenti dovessero arrivare. In particolare, la prossima settimana sono attesi i dati sull’inflazione tedesca e dell’UE per il mese di agosto.
Sul grafico euro dollaro è apparso un pattern che non si vedeva da circa 10 anni: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il 25 agosto la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,0873, in ribasso dello 0,01% rispetto alla seduta precedente. La settimana ha chiuso in ribasso dello 0,68% rispetto a quella precedente.
Time frame giornaliero
Le quotazioni che si stavano avvicinando al fondamentale supporto in area 1,0819 lo hanno rotto determinando di fatto, una nuova fase ribassista sul cambio euro dollaro. La sua rottura, infatti, potrebbe favorire un’accelerazione verso la parità. I rialzisti, invece, potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di un immediato recupero del supporto appena rotto in area 1,0819.
Time frame settimanale
Anche a livello settimanale le quotazioni hanno dato un brutto segnale ribassista. La chiusura settimanale sotto il supporto in area 1,0815, infatti, potrebbe favorire un’accelerazione verso la parità euro dollaro.
In caso di immediato recupero di questo livello, poi, si potrebbe ipotizzare una ripartenza al rialzo. Una conferma di questo scenario potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 1,11.
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