Da inizio anno, considerando i titoli sul Ftse Mib con capitalizzazione superiore a 1 miliardo di euro, solo 18 su 77 presentano un rendimento positivo. In particolare, 10 hanno un rendimento inferiore al 10%. Tra gli otto con rendimento a 2 cifre solo Saras e Tenaris presentano una performance superiore al 50%. Per la precisione, Tenaris ha realizzato a partire dal 1° gennaio 2022 una performance del 76,90%.
Questa stratosferica performance dei Tenaris trova una giustificazione in dati societari eccezionali. Nei primi 9 mesi del 2022 l’utile è aumentato del +143% e i ricavi del +92%. Il gruppo, produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha approfittato della corsa alla ricerca delle materie prime visti i prezzi altissimi di queste ultime.
La valutazione del titolo
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Come scritto in un precedente articolo, dal punto di vista dei fondamentali non c’è assoluta convergenza tra i diversi approcci. Il rapporto prezzo su utili e il Price to Book ratio esprimono una sottovalutazione di circa il 50%. Il rapporto tra prezzo e fatturato, invece, non solo è elevato in assoluto, ma esprime anche una sopravvalutazione di oltre il 50%.
Da questo punto di vista anche le raccomandazioni degli analisti non sono di molto aiuto. Il prezzo obiettivo medio, infatti, esprime una sottovalutazione del 10%, ma la dispersione tra le diverse raccomandazioni è pari a circa il 20%.
Sul Ftse Mib il secondo miglior titolo da inizio anno potrebbe correre ancora per molto: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Tenaris (MIL:TEN) ha chiuso la seduta del 25 novembre in rialzo dello 0,55% rispetto alla seduta precedente a quota 16,36 euro.
Dopo il break delle resistenze di quattro settimane fa e il ritracciamento in quella successiva, le ultime due settimane hanno confermato la rottura della resistenza in area 15,97 euro (I obiettivo di prezzo). Ecco, quindi, che le quotazioni di Tenaris potrebbero ulteriormente accelerare al rialzo. Da notare che la massima estensione rialzista potrebbe andare a collocarsi in area 23,78 euro per un potenziale guadagno di circa il 40% rispetto ai livelli attuali. Ecco spiegato perché sul Ftse Mib il secondo miglior titolo da inizio anno potrebbe correre ancora per molto.
La mancata tenuta del supporto in area 15,97 euro, invece, potrebbe portare a un’inversione ribassista con obiettivo più probabile in area 12 euro.