Essere genitori non è di certo una passeggiata e talvolta la vita può mettere davvero a dura prova. La diagnosi di diabete in un bambino può destabilizzare molto una famiglia. Tale malattia infatti non affligge solo gli adulti per i quali l’INPS in taluni casi può riconoscere anche 525 euro al mese.
Affrontare le cure e confrontarsi con la patologia non è semplice. Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento dello zucchero nel sangue, causato da una carenza assoluta o relativa, d’insulina nell’organismo. Quest’ultima, prodotta da alcune cellule del pancreas, mantiene nella norma il livello di glicemia. Nei bambini è molto frequente il diabete mellito di tipo 1, in cui vi è una carenza totale di insulina. Questa carenza mette in pericolo la vita stessa ecco perché è fondamentale una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo con insulina.
È necessario pertanto mantenere i livelli di glicemia e controllare la patologia per evitare danni irreparabili, come la retinopatia, la nefropatia e la neuropatia diabetica. Per questo è necessario che i bambini e le famiglie sappiano gestire la malattia. Per curare il diabete di tipo 1 il farmaco indispensabile è l’insulina, da somministrare più volte al giorno mediante un’iniezione sottocutanea.
Vedere il proprio figlio con problemi di salute è una sofferenza quotidiana, se a ciò si aggiungono anche le difficoltà economiche il tutto pesa ancor di più. Per questo il nostro legislatore prevede diverse forme di agevolazioni per chi si trova in determinate situazioni.
Subito un assegno di 291 euro dall’INPS oltre alla Legge 104 per chi ha questa malattia anche in giovane età
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Il diabete mellito dell’età evolutiva è la più comune malattia cronica tra i bambini caratterizzato da una gestione estremamente complicata. Il bambino o l’adolescente può trovarsi a vivere situazioni di disagio sentendosi anche limitato nelle azioni giornaliere. La Commissione Medica Superiore INPS ritiene che nel caso di minori affetti da diabete mellito di tipo 1 si debba riconoscere:
- la sussistenza della condizione di handicap con connotazione di gravità, con previsione di revisione al raggiungimento dell’età adulta;
- nonché riconoscere, in ogni caso, la sussistenza di difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età. Ciò ai fini del riconoscimento dello stato d’invalidità e del conseguente diritto all’indennità di frequenza.
Pertanto i genitori potranno ottenere i benefici della Legge 104/92 che consentono di avere permessi dal lavoro e più tempo per assistere i propri figli. Ovvero permessi retribuiti, congedo retribuito ecc. Ma oltre alla Legge 104, l’INPS riconosce subito un assegno di 291 euro come indennità di frequenza. Mentre nei casi di bambini molto piccoli si potrà ottenere l’indennità di accompagnamento pari a 525 euro. Le due misure, tuttavia, non sono compatibili.
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