Un misto tra due misure potrebbe rivoluzionare davvero il sistema pensionistico italiano. Una misura che molti vorrebbero è la pensione anticipata flessibile al raggiungimento di una determinata età pensionabile ed una altrettanto determinata carriera contributiva pensionabile. Per molti mesi è stata la pensione a 62 anni di età con 20 anni di contributi l’ipotetica misura flessibile che si voleva inserire.
Anche i sindacati vedevano in questa misura la strada giusta per dotare il sistema di flessibilità. Ultimamente però sta prendendo piede l’opzione per tutti, cioè l’estensione di opzione donna anche agli uomini. Ma restano sempre due gli aspetti da considerare e che si scontrano tra loro. I conti pubblici e le prerogative della classe lavoratrice, la spesa per lo Stato e la flessibilità in uscita. E una nuova idea potrebbe far combaciare le due cose, rendendo possibile quello che oggi sembra impossibile ai più.
Opzione donna diventa opzione per tutti, ma come?
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Opzione donna è la misura che prevede il maggior anticipo in termini di età della pensione, rispetto ai 67 anni di età pensionabile oggi in vigore. Infatti a 58 anni escono le lavoratrici dipendenti ed a 59 anni le lavoratrici autonome. Come è evidente, parliamo di donne, perché per gli uomini questa misura non è prevista. Almeno per il momento, perché si continua da giorni a parlare di una opzione per tutti.
Estensione totale di opzione donna a tutti i lavoratori, senza distinzioni di genere ed a 35 anni di contribuzione previdenziale versata. Ma ci sarebbe da considerare sempre il ricalcolo completamente contributivo della prestazione, che prevede taglio medio del 33% sull’assegno che teoricamente spettava a 67 anni di età. Alle donne la misura piace da sempre, tanto è vero che la vorrebbero strutturale e non prorogata di 12 mesi in 12 mesi alla volta. Per gli uomini l’appeal dovrebbe superare la prova del campo se mai dovesse davvero essere varata questa misura.
Le pensioni su due quota di Pasquale Tridico
La soluzione di mezzo potrebbe essere l’opzione donna per tutti ma con taglio e liquidazione su due quote. In pratica si estenderebbe l’effetto di una vecchia proposta di Pasquale Tridico anche a questa ipotetica nuova misura. Il numero uno dell’INPS, il Presidente Pasquale Tridico ha proposto una pensione anticipata flessibile dai 62 o 63 anni con liquidazione immediata della quota contributiva della prestazione e successivamente la liquidazione completa con l’aggiunta della quota In questo modo per tutti gli anni di anticipo i lavoratori percepirebbero una pensione tagliata per poi prenderla intera a partire dai 67 anni di età. Subito a 58 anni i 2/3 della pensione retributiva ed a 67 anni quella completa. Sarebbe questa la via più facile per concedere opzione donna a tutti.
Subito a 58 anni i 2/3 della pensione come soluzione per contenere la spesa pubblica
Come succede per opzione donna oggi, gran parte del costo dell’anticipo passa dal carico dello Stato al carico del lavoratore che subisce questo pesante taglio. Con opzione donna però il lavoratore si porta dietro il taglio per il resto della vita. Con opzione per tutti questo taglio sarebbe solo temporaneo, cioè fino al raggiungimento dell’età pensionabile della quiescenza di vecchiaia.
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