Inizia un nuovo anno e i mercati azionari lasciano alle spalle un andamento negativo come non si vedeva da molto tempo. Come sarà il 2023, e quali saranno le opportunità che si potrebbero cogliere fin da subito? Il nuovo anno accantonerà forse anche l’inflazione galoppante come non si vedeva da un ventennio, e i tassi di interesse potrebbero rimanere fermi per qualche tempo. Su quali mercati e quali azioni puntare? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.
Le attese per i prossimi mesi
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I mercati internazionali nel corso di quest’anno dovrebbero segnare il minimo a gennaio, mentre il massimo fra novembre e dicembre. Il rendimento atteso è fra il 15 e il 20%.
Più volte su queste pagine abbiamo spiegato che per investire sui mercati, l’analisi delle serie storiche indica che si sono dei criteri di base per avere maggiori probabilità a favore. E questi sono la diverificazione e la durata, quindi una asset allocation fatta in un certo modo.
Guadagnare in Borsa quindi richiede un certo metodo per avere maggiori possibilità.
Su quali mercati e quali azioni puntare nel 2023 per investire con più successo?
Il pericolo di chi compra e vende azioni è quello di sbagliare non solo il timing, ma anche la scelta. Infatti, a volte alcuni investitori hanno comprato azioni che sono scese anche per un ventennio. Come mai? Perchè in quel momento quella società quotava a multipli davvero elevati rispetto al reale valore espresso dai bilanci. Ci sono ad esempio a Piazza Affari titoli come Bca MPS, Telecom Italia e tanti altri che nonostante siano lontani dai massimi degli ultimi anni continuano a scendere, o a non salire.
Secondo gli analisti le azioni da comprare, e che spesso raccomandano, sono quelle sottovalutate rispetto al loro potenziale. La nostra esperienza, oltre a questo fattore indicato, ci fa aggiungere che si dovrebbero comprare anche quelle azioni dove i grafici esprimono una tendenza rialzista, ovvero massimi e minimi crescenti. E quindi, andrebbero vendute azioni con grafici in tendenza ribassista. A Piazza Affari, gli analisti ritengono che ci siano azioni che presentano dei multipli molto interessanti, e che siano sottovalutate di molto rispetto ai loro fondamentali. Fra queste vegono segnalate BPER Banca, ENEL, Stellantis e Unipol.