La forza relativa del settore farmaceutico rispetto agli altri è andata rafforzandosi a partire dall’inizio della pandemia nel marzo del 2020. Dopo oltre due anni, su quale titolo puntare nel settore farmaceutico per guadagnare in Borsa?
Sicuramente Diasorin potrebbe non essere la scelta giusta. Sia prima che dopo marzo 2022, infatti, il titolo ha sempre fatto peggio della media del settore di riferimento.
In questo particolare momento, poi, da oltre un mese le quotazioni si stanno muovendo in uno stretto range laterale rotto il quale si potrebbe assistere a un forte movimento direzionale. Andiamo, quindi, a individuare i livelli chiave da monitorare in chiusura di seduta.
Su quale titolo puntare nel settore farmaceutico per guadagnare in Borsa?
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Il titolo Recordati (MIL:REC) ha chiuso la seduta del 12 agosto a quota 42,27 euro, in calo dell’1,33% rispetto alla seduta precedente.
Time frame giornaliero
È da inizio luglio che le azioni Recordati stanno lateralizzando in prossimità dell’importante resistenza in area 43,02 euro (II obiettivo di prezzo). Il superamento di questo livello, quindi, potrebbe avere importanti conseguenze sul futuro del titolo. Al suo superamento, infatti, le azioni Recordati potrebbero essere pronte per l’ultimo allungo rialzista. In questo caso l’obiettivo più probabile potrebbe essere la massima estensione rialzista in area 46,10 euro (III obiettivo di prezzo).
Un’eventuale svolta ribassista, invece, potrebbe scattare da una chiusura giornaliera inferiore a 41,84 euro. In questo caso le azioni Recordati potrebbero ritornare sui minimi di marzo 2020.
La valutazione del titolo Recordati
Dal punto di vista dei multipli di mercato il titolo risulta essere sopravvalutato qualunque sia l’indicatore utilizzato. Ad esempio, per il rapporto prezzo su utili, le azioni Recordati risultano essere sopravvalutate di oltre il 30% rispetto alla media del settore italiano. Il rapporto tra prezzo e fatturato della società, poi, la colloca tra le aziende più costose su scala mondiale. Allo stato attuale, infatti, questo rapporto è superiore a 5. Anche il Price to Book ratio esprime una sopravvalutazione di oltre il 50%
Solo il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione di circa il 30%.
Per il futuro le aspettative di crescita sono in linea con quelle del settore di riferimento. Ad esempio, per gli utili è prevista una crescita media annua per i prossimi tre anni del 13% circa all’anno.
Infine, qualche indicazione sul rendimento del dividendo di Recordati. La società non ha mai brillato per una politica generosa, nonostante il pay-out sia inferiore al 50%. Tuttavia, negli ultimi anni il rendimento si è stabilizzato intorno al 3% ed è visto stabile per i prossimi anni.
Secondo quanto riportato sulla stampa specializzata, poi, per gli analisti il consenso medio, infatti, è mantenere con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione dell’8% circa rispetto alle attuali quotazioni.
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