Ci sono piante a noi così vicine che nemmeno immaginiamo. Eppure, o non le conosciamo o le sottovalutiamo. Siamo sempre tutti giustamente alla ricerca di alimenti sani che sappiano eliminare qualche etto di adipe qua e là. Siamo stufi della “pancetta”? Allora il coriandolo fa proprio al caso nostro perché combatte l’inestetismo del nostro peggiore profilo addominale con tre principi:
- Contrasta le coliche
- Elimina le difficoltà digestive
- Sgonfia la pancia
Tante, anzi troppe volte infatti quella che riteniamo pancia non è altro che gonfiore risultante da alcuni fattori determinanti come: bere bibite gassate o mangiare alimenti sbagliati.
Dalla Cina con furore
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Parafrasando il famoso film degli anni Ottanta, il coriandolo arriva dalla Cina, dove lo chiamano prezzemolo cinese, per l’appunto, ma trova il suo habitat nel nostro Mediterraneo. La sua validità massima si raggiunge con gli infusi, che ci faranno perdere qualche etto di troppo, ma anche usandolo in cucina, funzionerà a meraviglia. La tisana, bevuta dopo cena garantirà infatti l’eliminazione dei gas intestinali e un’ottima digestione. Addio quindi alla “pancetta” da transito intestinale lento! Senza considerare che da secoli, il coriandolo è utilizzato per:
- Donare senso di sazietà
- Favorire l’attività cerebrale
- Fungere da integratore per il sistema nervoso
- Eliminare i batteri intestinali e aumentare il sistema immunitario interno
Pochissime calorie e tanta salute
Una delle forze del coriandolo sta nelle sue limitate chilocalorie: appena 23 per 100 grammi. Siamo stufi della “pancetta”? Allora il coriandolo fa proprio al caso nostro con questi valori nutrizionali:
- Sodio 46 mg
- Carboidrati 3,67 grammi
- Fibre 2,8
- Proteine 2,13
- Zuccheri 0,87
- Grassi 0,52
- Colesterolo 0
Per chi soffre di colesterolo alto il coriandolo è a zero!
Ottimo anche come insaporitore
Col suo aroma particolarmente delicato il coriandolo è speciale per insaporire minestre, zuppe, piatti a base di legumi, pesce e verdure. Molti insaporitori che usiamo normalmente per salare la carne e il pesce lo contengono. Forse non tutti sanno che tra i suoi tanti utilizzi, lo troviamo anche nel famoso Gin, il superalcolico.
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