L’Italia è uno degli Stati UE con i più alti tassi di disoccupazione giovanile e non, sia tra gli uomini che tra le donne.
Come se ciò non bastasse, a breve cadrà lo stop al blocco dei licenziamenti, la norma introdotta all’indomani del primo lockdown. Sarà il risveglio di un vecchio “incubo” per chi è alla ricerca di un’occupazione.
Presentiamo allora delle strategie per trovare lavoro dopo i 40 anni anche con poca o nessuna esperienza.
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La 1° regola inderogabile è quella di puntare su se stessi. Quindi largo a corsi di formazione, aggiornamenti, master, corsi professionalizzanti, magari finanziati e anche retribuiti. Senza disdegnare, nel frattempo, anche lo svolgimento di lavoretti “umili” e manuali. Anzi sono da prendere in considerazione non solo per la retribuzione in sé (sempre meglio di niente), ma anche per cumulare esperienza.
Cioè all’azienda bisogna trasmettere il messaggio che di fronte c’è una risorsa al 100%. Se si è solo “umana” bisognosa di lavoro, ma poco o nulla “risorsa”, l’azienda non tanto facilmente si lancerà ad assumere personale.
Le aziende sopravvivono solo nella misura in cui creano valore aggiunto, altrimenti il mercato le espelle. E questa semplice, ma ferrea e crudele legge vale anche nel mondo del lavoro. E sta qui buona parte del motivo per cui Ronaldo, Messi e Lukaku guadagnano più di un cameriere.
Essere “ingordi” di sapere
“Sapere è potere”, recita un’antica massima. Oggi moltissime aziende fanno fatica a trovare operai specializzati e questo vale in quasi tutti i campi dell’economia.
Sul mercato c’è abbondanza di personale generico, mentre non si trova quello altamente formato. Niente di meglio allora che seguire uno o più corsi e formarsi nelle materie e/o discipline più richieste e verso cui ci sentiamo più inclini.
Sarebbe perfetto, poi, unire conoscenza a esperienza concreta sul campo, anche gratis se proprio necessario. L’importante è imparare, il mercato prima o poi riconoscerà e saprà premiare.
Smontare le convinzioni della giovane età
Questo principio vale e fa più vittime soprattutto tra i laureati. E soprattutto quando si tendono a fissare degli obiettivi distanti anni luce dal punto di partenza o dalla realtà del mercato circostante.
Ora, va benissimo inseguire i propri sogni di gioventù e le proprie aspirazioni. Ma se l’età avanza e c’è l’impellenza di portare a casa uno stipendio, non si può vivere in eterno di sogni o di aspettative.
Meglio fare un bagno di sano realismo e ritornare con i piedi per terra e magari rivedere i propri piani di breve, medio e lungo periodo.
Parola d’ordine: flessibilità
Sotto il segno del “panta rei”, anche il mercato del lavoro muta alla velocità della luce. Dieci anni fa nessuno conosceva i riders, mentre oggi esiste un mercato apposito in tutte le medio-grandi città.
Sempre ieri non esistevano smart working, coworking, lavoro a progetto, etc., mentre oggi un flusso di occupazione passa per queste forme. Morale: abbandonare l’idea del posto fisso a vita (esiste ormai solo nel pubblico) e adattarsi al nuovo ordine di cose.
Chiudiamo le strategie per trovare lavoro dopo i 40 anni anche con poca o nessuna esperienza
Infine l’ultimo dei segreti è anche il più elementare in assoluto: saper leggere il mercato del lavoro. Oggi ci sono lavori così diffusi che 20 anni fa costituivano invece l’eccezione: si pensi alla figura del corriere, per esempio.
Morale, non resta che essere furbi ed adeguarsi (vincendo la concorrenza), altrimenti si resterà perennemente ai margini del mercato.
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