Il crollo delle Borse mondiali nel 1° trimestre 2020 ha inevitabilmente portato molti risparmiatori a subire perdite sui loro risparmi. Quali sono le strategie per gestire un portafoglio in perdita e tutelare i risparmi? Le flessioni sono state generalizzate e molto rapide, lasciando di stucco milioni di investitori.
I quali si chiedono: 1) come gestire il presente, e 2) che attendersi per il futuro prossimo? Vediamo qui delle semplici strategie per gestire un portafoglio in perdita e tutelare i risparmi. Doppia premessa: ogni casistica è un caso a sé stante e il presente non ha affatto la pretesa dell’esaustività, anzi. Ipotizziamo poi perdite complessive del portafoglio comprese tra il 5% ed il 20% massimo.
Punti fermi
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Di sicuro quello che è da escludere è l’azzeramento degli stessi, a meno che non ci si è esposti integralmente su un solo prodotto ad alto rischio. Ma qui la colpa è tutta propria, perché la regola madre suggerisce sempre e solo diversificazione.
Altro punto da tenere a mente: se ad esempio 3 anni fa abbiamo acquistato dandoci un arco temporale di 5-10 anni e precisi obiettivi di rendimento, bisogna rispettarli. Fino alla fine, a meno che non siano sopraggiunte circostanze personali tali da farci abbandonare il piano o sia il nostro consulente a suggerisci di stravolgere tutto.
Da qui fino al riassorbimento totale della crisi passerà altro tempo (alcuni semestri), la svolta non è dietro l’angolo. Quindi altre bordate di forte volatilità sui mercati vanno messe a priori in preventivo.
1° strategia: attendere o vendere d’impulso?
Fino a quando non clicchiamo sul tasto “sell”, le perdite odierne sono solo potenziali e temporanee. Solo dalla vendita in poi diventano definitive e irredimibile. Quindi, se non crediamo di essere alla vigilia della fine del mondo la miglior cosa da fare in questo caso è quella di non agire d’impulso e vendere sul panico. Si farebbero disastri da principianti e dal profondo dolore. Una metafora: se avessimo acquistato una casa a €100.000 e poi per un crisi improvvisa del mattone il suo valore si fosse all’improvviso dimezzato, accetteremmo di vendere? No, non lo faremmo. Idem per i mercati finanziari: sono molto, ma molto più veloci nei movimenti (rispetto al mattone), ma rispettano le stesse leggi di fondo. È vero c’è stata una perdita molto intensa, ma la storia dei mercati insegna che di norma in 5 anni le Borse recuperano i livelli pre-crolli.
2° strategia: mediare o acquistare posizioni azionarie
Per chi ha disponibilità di cash il momento attuale si presta invece alla grande per mediare o acquistare posizioni azionarie. Esempio: il signor Rossi ha 50mila euro investiti in più strumenti e la sua perdita è oggi del 16%. Dispone di €10.000 liberi da esigenze e che vuole investire. Come? Potrebbe ad esempio esporsi su 4 titoli che già possiede ed abbassarne un pò il loro prezzo medio di carico. Oppure usare metà cash per comprare la sola azione che gli è scivolata di più e l’altra metà per comprare un ETF su un indice. Del resto i titoli delle singole azioni possono, in casi estremi, sprofondare o fallire; un listino intero mai.
3° strategia: comprare un’obbligazione
Un’altra opzione attraverso cui come gestire un portafoglio in perdita e tutelare i risparmi passa per la via obbligazionaria. Cioè: ipotizzando sempre una disponibilità di diecimila € da investire, si può scegliere un bond che abbia rating sufficiente e i cui corsi di mercato siano sprofondati sotto 100. Portati a scadenza, infatti, si recupererebbe il valore nominale (quello che il legislatore definisce reddito diverso) oltre al flusso cedolare sicuro nel corso della sua vita. Ma, soprattutto, offrirebbe un vantaggio straordinario: ovvero la possibilità di recuperare eventuali minusvalenze accumulate nei 4 anni precedenti. Si stornerebbe infatti il reddito diverso con le perdite che si sono avute in passato ottenendo in questo modo anche un grosso beneficio fiscale. Oltre ai guadagni da interesse.