I risultati delle società legate allo sport sono molto dipendenti dai risultati sportivi. Fa eccezione la Ferrari che ha una sua tradizione nella costruzione e vendita di autovetture desiderate in tutto il Mondo. Includere, quindi, questa tipologia di azioni nella propria asset allocation potrebbe essere non solo poco prudente, ma esporsi al rischio di un rendimento sportivo non all’altezza della situazione.
Ad esempio, l’avvio disastroso in UEFA Champions League della Juventus sta avendo un forte impatto negativo sul titolo che, come vedremo nella prossima sezione, ha rotto un importante supporto dopo la sconfitta in casa con il Benfica.
Ci ritroviamo, quindi, nel dovere applicare una strategia di investimento su azioni che potrebbero continuare a scendere. In questo caso, la prudenza non è mai troppa.
Quali indicazioni arrivano dal bilancio societario?
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Qualunque sia l’indicatore utilizzato per valutare il titolo in termini dei multipli di mercato, si ottiene un’importante sopravvalutazione. Fa eccezione il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, che, come indicato su riviste specializzate, esprime una sottovalutazione di oltre l’80%.
Un altro parametro che esprime una forte sopravvalutazione delle azioni Juventus è il rapporto EV/EBITDA (rapporto tra il valore di una società e il margine operativo lordo (EBITDA, Earnings before Interest taxes depreciation and amortisation)). Questo indicatore, infatti, è pari a 198. Un valore che colloca il titolo al terzo posto a Piazza Affari tra i più costosi.
Secondo gli analisti che coprono il titolo, il consenso medio è mantenere con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 7,7% con una dispersione delle raccomandazioni pari a circa il 4%.
Strategia di investimento su azioni che potrebbero continuare a scendere
Il titolo Juventus (MIL: JUVE) ha chiuso la seduta del 15 settembre con un ribasso del 3,31% rispetto alla seduta precedente a quota 0,3388 euro.
La chiusura ha portato alla rottura dell’importantissimo supporto in area 0,3422 euro (I obiettivo di prezzo). A meno di un pronto recupero, quindi, le quotazioni potrebbero essere dirette verso l’obiettivo successivo in area 0,2844 euro. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 0,2266 euro.
Una chiusura giornaliera superiore a 0,3422 euro, invece, potrebbe determinare un’inversione rialzista. In questo caso le quotazioni potrebbero dirigersi in area 0,4 euro.
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