Quando siamo davanti a uno spaghetto con le vongole o allo scoglio ancora un po’ e ci mettiamo a lacrimare. Dalla gioia di gustare delle squisitezze che solo noi italiani sappiamo fare così bene. Ma dietro a quel piatto che divoriamo in un attimo, c’è un lavoro preciso e certosino. Non per niente, quando siamo clienti e non cuochi, siamo attenti a giudicare il piatto in arrivo. E oltre alla cottura della pasta e alla freschezza del pesce, guardiamo anche un’altra cosa importante. Se c’è sabbia nelle cozze e nelle vongole. Che va a finirci dritta in bocca e ci dà un fastidio enorme. Proprio di questo andremo a parlare nell’articolo della nostra Redazione. Stop alla sabbia tra i denti ma per pulire cozze e vongole basterà solo qualche piccolo accorgimento.
Prima di pulirle occhio al trucchetto di chi ne sa
La scelta delle vongole e delle cozze è un rituale. Dalla pescheria alla tavola. Se non abbiamo un fornitore di fiducia, come ricordano sempre gli esperti, occhio alla prima cosa da fare. Tante pescherie tengono già pronti i sacchettini pesati e solo da pagare. Per capire se quel pesce è fresco anche senza vederlo, scegliamo il sacchetto più pesante. A parità di costo e di quantitativo, il sacchetto che pesa di più sarebbe quello col pesce più fresco. Semplicemente perché le cozze si trattengono delle quantità d’acqua al loro interno per respirare. Quindi: sarebbero le più fresche. Se invece sono sciolte al banco, ecco che devono essere ben chiuse e mandare un bel riflesso nero lucente. Soprattutto devono emanare un buon profumo naturale e non di disinfettanti.
Stop alla sabbia tra i denti ma per pulire cozze e vongole ecco finalmente svelati tutti i segreti dell’arte
Il vecchio consiglio della nonna è sempre valido: cozze chiuse non si lavano e cucinano, perché ancora vive. Ma, se sono aperte al minimo, proviamo a chiuderle. Solo in questo caso possiamo mangiarle, altrimenti eliminiamole. Così come se c’è qualche forellino sul guscio.
Mai e poi mai lavare le cozze solo in acqua ferma. Il segreto della pulizia è l’acqua corrente, anche per sfregarle l’una contro l’altra e rimuovere sporco e incrostazioni. È il modo più semplice di pulire i gusci, senza trovarci poi in cottura dei depositi. Gli esperti ci consigliano anche di non lasciare le cozze a bagno in un secchio o nel lavandino con l’acqua ferma per un motivo: potrebbero aprirsi per respirare. Così facendo, ecco uscire acqua e sale che va a confluire poi nell’insieme che andrà in padella.
Qualcuno potrebbe al limite consigliarci di immergerle per una trentina di minuti nell’acqua fredda e salata per favorirne un’ulteriore disinfezione naturale.
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