Il Ministro ai Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini si è espresso a favore di una sterzata in senso restrittivo del regolamento sulle locazioni brevi. A suo dire, l’attuale situazione degli affitti brevi con finalità turistiche “non appare allo stato adeguatamente disciplinato”. La deputata fiorentina Rosa Maria Di Giorgi, insieme a Nicola Pellicani, ha avanzato una proposta di legge per arginare il fenomeno del sovraffollamento dei turisti nei centri storici.
Per ottimizzare il flusso dei visitatori stranieri e destagionalizzarlo, Di Giorgi suggerisce di affidare ai Comuni la facoltà di consentire le locazioni solo previo possesso di specifica licenza. Tale misura consentirebbe alle amministrazioni comunali la regolarizzazione della quota massima di accessi ai centri storici e la durata degli affitti una tantum e brevi.
Stop alla cedolare secca: nel mirino Airbnb, Booking e Homeaway
Più ferma la posizione del Ministro Franceschini favorevole ad uno stop alla cedolare secca per chi affitta più di tre case. Il Fisco consente difatti il ricorso alla cedolare secca per gli affitti una tantum e di breve durata. Gli introiti di Airbnb e di Booking, come anche quelli di HomeAway, piattaforme online per l’affitto di camere o appartamenti, descrivono un fenomeno in costante crescita.
La società Airbnb vanta l’11% dell’intero fatturato delle strutture ricettive italiane tanto da aver oltrepassato la soglia dei 2 miliardi di euro. L’intento perseguito da Franceschini prevede l’equiparazione fiscale ad un’impresa del titolare di partita Iva che affitta più di tre case. Pur riconoscendo le ricadute positive sull’economia italiana dei flussi turistici, il Ministro sottolinea che “non è possibile che vi sia chi finge di avere Airbnb e invece è un’attività d’impresa mascherata”.
Le novità della tassazione
Il disegno di legge mira ad imporre uno stop alla cedolare secca per chi affitta più di tre case. Al di sotto di questa soglia si potrà continuare a beneficiare della cedolare secca al 21%. Il provvedimento in cantiere riguarda le abitazioni affittata con finalità turistica per un lasso di tempo inferiore a 30 giorni. Il limite delle tre unità abitative è valido anche per i contratti di locazione stipulati online tramite agenzie e portali web, come quelli summenzionati. Il provvedimento sulla nuova tassazione degli affitti brevi è già passato al vaglio del Mef e potrebbe convertirsi in legge tra giugno e settembre 2020.
Leggi anche: Bonus affitto 2020: le novità e le condizioni