La pensione di invalidità, o di inabilità civile come si chiama la misura sul sito ufficiale dell’INPS, è una misura particolare. Recentemente è stata interessata da una sentenza della Consulta che ne ha evidenziato l’incostituzionalità degli importi. Una sentenza che ha obbligato le istituzioni ad intervenire. Il Governo è dovuto intervenire estendendo l’incremento al milione, anche alle pensioni di invalidità per la fascia di età 18-67 anni. Ma proprio i 67 anni segnano la fine della pensione di inabilità e la corresponsione dell’assegno sociale sostitutivo.
Stop a pensione di invalidità e taglio di 280 euro al mese per chi ha 67 anni anche se con Legge 104
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Quando l’argomento sono pensioni di invalidità e assegno sociale, il campo non può che essere quello assistenziale. Si tratta probabilmente della due principali misure (assistenziali) dell’INPS. L’assegno sociale viene erogato a 67 anni senza alcuna correlazione tra età del soggetto interessato e contributi previdenziali versati. L’unico requisito è il reddito del richiedente o anche del coniuge se presente. Misura assistenziale questa, proprio perché rappresenta un sostegno a chi ha pochi redditi. L’assegno di inabilità per invalidi civili invece, ha nella disabilità il suo spiccato lato assistenziale. Si tratta di una prestazione erogata a chi è riconosciuto invalido grave.
L’assegno sociale sostitutivo per gli invalidi
Un assegno di 381,23 euro più la maggiorazione di 86,88 euro per il titolare Legge 104 senza pensione di invalidità, è ciò che accade a chi compie 67 anni. In pratica, uno stop a pensione invalidità e taglio di 280 euro per chi compie l’età giusta sia per le pensioni di vecchiaia ordinarie che per l’assegno sociale normale. La misura di chiama assegno sociale sostitutivo, perché va a prendere il posto per determinati disabili, della pensione di inabilità civile. Il nodo però è sugli importi.
Infatti per quanto detto in premessa parlando della sentenza della Corte Costituzionale, al titolare dell’assegno di inabilità per gli invalidi civili, l’importo con incremento al milione è pari a 660,79. Ma dai 67 anni si passa ad un assegno sociale sostitutivo pari a 381,23 euro al mese con al massimo, a determinate condizioni reddituali, una maggiorazione da 86,88 euro. In pratica, si perdono fino a 280 euro circa perché viene meno l’assegno di inabilità con incremento al milione. Con un taglio che può solo leggermente, essere ammortizzato dalla maggiorazione di 86,88 euro che però è collegata sempre al rispetto di determinate condizioni reddituali del pensionato o della coppia nel caso di pensionato coniugato.
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