Solo chi ne soffre riesce a descrivere con esattezza quanto gli attacchi di emicranie come anche le cefalee possano rovinare intere giornate. Alcuni soggetti devono convivere anche più giorni di seguito con le forme croniche del mal di testa. Questi malesseri privano di energie, generano malumore e mandano in frantumi la serenità di chi subisce con una certa frequenza i sintomi di queste patologie. E pur tuttavia ci sono delle cure farmacologiche di ultima generazione che consentono di ridurre ai minimi termini la sintomatologia dei disturbi più diffusi. Ad esempio molti pazienti non sanno che “Per dimezzare i valori del colesterolo cattivo bastano 2 iniezioni all’anno di questi farmaci”. Allo stesso modo vi è la possibilità di imporre uno stop a mal di testa ed emicrania con un nuovo farmaco una volta al mese.
Purtroppo le manifestazioni più gravi di cefalee ed emicranie mandano in frantumi la quotidianità di molti lavoratori. Soprattutto quando fra i sintomi compare anche la nausea e il vomito diventa difficile e talvolta impossibile sostenere i ritmi lavorativi. Non a caso esiste la possibilità di ottenere congedi lavorativi e altre agevolazioni in presenza di forme croniche e attacchi frequenti. I nostri consulenti hanno difatti già suggerito “Come ottenere i permessi della Legge 104 per emicranie e cefalee” per sospendere temporaneamente l’attività lavorativa.
Stop a mal di testa ed emicrania con un nuovo farmaco una volta al mese
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Secondo le classificazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità l’emicrania occupa il secondo posto fra le diverse patologie che provocano disabilità. In particolare sono per lo più le donne a soffrire di emicranie e ad accusare i sintomi più invalidanti e di lunga durata. Fortunatamente è giunto anche in Italia un nuovo anticorpo monoclonale che anzitutto assicura di dimezzare la durata degli attacchi.
Il numero dei giorni di emicrania pertanto si riduce del 50% con l’assunzione di questo farmaco anche nei soggetti che presentano forme croniche della patologia. Inoltre tale cura farmacologica ha effetti positivi non solo nel trattamento degli episodi più acuti, ma anche nella prevenzione.
Ciò spiega perché è sufficiente un’iniezione al mese per stroncare persino i sintomi prodromici ed evitare l’assunzione di antidolorifici. Si raccomanda infine molta prudenza quando si intraprendono cure farmacologiche e di affidarsi a specialisti. Non tutti i farmaci da banco possono dirsi adeguati alle specifiche condizioni cliniche del paziente. Non sarà pertanto superfluo ricordare che occorre prestare molta “Attenzione a questi farmaci e antidolorifici che possono far male al cuore e provocare ictus”.