Nausea, sforzi eccessivi, gonfiore addominale, scarsa motilità intestinale, feci dure e alvo alterno potrebbero essere indice di un fastidio ancora poco preso in considerazione, la costipazione.
La costipazione è una condizione oggi molto diffusa ma di cui per privacy si parla ancora molto poco. Stitichezza e problemi nell’evacuazione sono sintomi che accomunano gran parte della popolazione occidentale. Un problema ancora molto sottovalutato anche dall’assistenza sanitaria e che potrebbe favorire l’insorgenza di alcune patologie.
Stitichezza, problemi ad andare in bagno, feci dure e stipsi potrebbero dipendere dalla scarsa assunzione di quest’alimento importantissimo
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A tal proposito, uno studio di settore ha evidenziato come sforzi eccessivi per andare in bagno provocherebbero una più facile rottura di un eventuale aneurisma cerebrale 7 volte maggiore.
I lassativi da usare con moderazione
Per ovviare a questo problema la soluzione più facile a cui si ricorre oggi è l’uso dei lassativi. Tuttavia, utilizzati con frequenza e smodatamente, questi potrebbero causare degli effetti collaterali da non sottovalutare. Come il gonfiore addominale, la diarrea, la nausea, l’irritabilità intestinale, fino a provocare in alcuni casi anche reazioni allergiche.
Il fattore più grande che inciderebbe sulla costipazione nelle popolazioni occidentali è la mancanza di fibre. L’alimentazione dei popoli sviluppati, infatti, è scarna di frutta e verdura, ma ricca di grassi e proteine animali.
Quante fibre assumere e quali alimenti ne contengono di più
Per fibre alimentari si intendono tutte quelle sostanze che il nostro corpo non è in grado di scomporre e di digerire. Infatti, costituiscono la parte indigesta degli alimenti, ovvero sostanze che non hanno alcun apporto calorico o nutritivo, ma che sarebbero fondamentali per la corretta funzionalità dell’intestino.
Secondo le linee guida dell’alimentazione i grammi di fibre da assumere ogni giorno si aggirerebbero intorno ai 25. Una grammatura che molti faticano a raggiungere giornalmente.
A tal proposito, per aumentare la quantità di fibre introdotte al giorno, come da credenza comune, molti introducono un maggior quantitativo di frutta e verdura al giorno. Con la convinzione che questi siano gli alimenti più ricchi di fibra. Tuttavia, questi alimenti sono composti in grande percentuale di acqua e di una discreta quantità di fibra.
Al contrario, il quantitativo più elevato di fibra sarebbe contenuto in alimenti come cereali integrali e legumi.
Il consumo di fibre, inoltre, aiuterebbe a mantenere meglio l’equilibrio del microbiota intestinale. Infatti, le fibre introdotte attraverso l’alimentazione fermentano grazie ai batteri amici, trasformandosi in acidi grassi a catena corta, come butirrato o propionato, dalle proprietà antiinfiammatorie e antitumorali.
Ecco dunque perché stitichezza, problemi ad andare in bagno, feci dure e stipsi potrebbero dipendere dalla scarsa assunzione di fibre. E perché il loro consumo è indispensabile per contrastare la costipazione intestinale e favorire l’evacuazione quotidiana.
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