Tempi di grandi cambiamenti e di novità in Stellantis. Quello che ormai è il quarto produttore mondiale di auto, nato dalla fusione degli italiani di FCA (Fiat Chrysler Automobiles, ex FIAT, ndr) con i francesi di PSA, si appresta a far partire una iniziativa davvero clamorosa. Un netto cambio di rotta per le notizie dal gruppo che in Italia ha diverse fabbriche da nord a sud, da Mirafiori a Melfi. In Stellantis adesso si passa dagli incentivi all’esodo dei lavoratori, per favorire l’uscita di dipendenti, ad una cosa esattamente opposta.
Adesso si spinge per coinvolgere gli stessi lavoratori nel futuro dell’azienda. Infatti da Stellantis, per gli operai il 25% dello stipendio in cambio di azioni è la novità del momento. E presto inizieranno le fasi di acquisto.
Stellantis, per gli operai il 25% dello stipendio in cambio di azioni
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Stellantis avrebbe deciso di invertire la rotta che fino a pochi giorni fa parlava soltanto di premi ai lavoratori che abbandonavano l’azienda e prepensionamenti. L’azienda da tempo offre soldi, e tanti, in cambio delle dimissioni volontarie dei lavoratori. Una cosa che unita ai contratti di espansione del Governo, rientra nel novero delle iniziative di gestione degli esuberi. Oggi però la notizia contraria, cioè con il gruppo italo francese che dal 13 al 30 novembre avvierà una campagna ed aprirà una piattaforma per consentire ai lavoratori di comprare azioni del gruppo stesso. In parole povere, il dipendente di Stellantis potrà rinunciare ad una parte dello stipendio che verrebbe trasformato in azioni dell’azienda.
Si tratta di azioni, ecco perché bisogna prestare attenzione
Naturalmente si tratta di azioni a prezzi scontati e di favore visto il perimetro dove verranno vendute. I lavoratori così potranno investire nell’azienda presso cui lavorano. L’iniziativa si rivolge tanto ai dipendenti delle fabbriche italiane del colosso dell’Automotive che a quelli delle fabbriche francesi. Pare che il sistema funzionerà con il limite del 25% dello stipendio annuo. Il lavoratore a sua scelta, potrà decidere di comprare azioni ma non oltre ¼ del suo stipendio. Con uno sconto sul prezzo di listino dei titoli che sarà pari al 20%.
Un prezzo di favore che si aggiunge anche ai vantaggi fiscali che lo Stato offre. Stellantis inserirà fino a 1.000 euro di contributo come corrispettivo a quello che il lavoratore versa per diventare di fatto azionista del gruppo. E lo Stato italiano come sempre offre ai lavoratori defiscalizzazione e decontribuzione del contributo che l’azienda offre. L’unico vincolo per i lavoratori è quello di tenere l’investimento attivo almeno fino al 2026. Anche i sindacati sembrano in accordo con l’iniziativa, anche se pare abbiano consigliato ai lavoratori la prudenza. Essendo un capitale di rischio, parlando di azioni, la prudenza deve essere la base da cui partire per impegnare una parte dello stipendio.