Stellantis mostra segnali di ripresa, nonostante dati sulle immatricolazioni che lasciano a desiderare

Stellantis mostra segnali di ripresa

In attesa dei dati definitivi sul secondo trimestre 2024, al termine della seduta del 22 ottobre Stellantis mostra segnali di ripresa. Un risultato che arriva dopo 6 mesi di discesa ininterrotta che ha portato le quotazioni dal massimo di marzo a 26 € ai valori attuali in area 12 €.

I dati sulle immatricolazioni del settore auto con particolare focus su Stellantis

Stellantis, in attesa di pubblicare i dati definitivi relativi al terzo trimestre 2024, ha subito un’altra significativa contrazione nelle immatricolazioni di settembre in Europa. Questo è il dato che arriva dall’associazione europea dei costruttori automobilistici (Acea). La situazione riflette la crescente pressione competitiva sia in Europa che in Nord America, rendendo il contesto sempre più difficile per il gruppo.

A settembre 2024, Stellantis ha registrato un calo del 26% nelle immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2023, con un totale di 148.306 unità vendute in Europa (includendo i Paesi Efta e il Regno Unito). La quota di mercato del gruppo è scesa dal 17,2% al 13,3%. La nota di consolazione è che Stellantis ha mantenuto la seconda posizione nel mercato europeo, dietro a Volkswagen, che ha segnato un incremento dell’1%. Tra i marchi principali di Stellantis, Peugeot ha ottenuto il miglior risultato, pur con una riduzione del 5,3%. Gli altri brand come Opel/Vauxhall, Citroën, Fiat e Jeep, invece, hanno registrato perdite ancora maggiori, rispettivamente del 25,2%, 42%, 43,7% e 9,9%.

Guardando ai primi nove mesi del 2024, Stellantis ha visto un calo complessivo delle immatricolazioni del 6%, con 1,55 milioni di unità vendute. Anche in questo caso, la quota di mercato è scesa dal 17% al 15,9%. La situazione risulta particolarmente critica rispetto all’andamento generale del mercato europeo, che è rimasto sostanzialmente stabile (+0,6%), e in alcuni casi, come in Italia, ha persino visto una crescita del 2,1%, spinta dagli incentivi del governo. Tuttavia, Stellantis non è riuscita a beneficiare di questi trend positivi.

Le previsioni per le immatricolazioni di Stellantis nel terzo trimestre

Le previsioni per il terzo trimestre 2024 indicano una riduzione del 20% nelle consegne globali del gruppo, con un totale di 1,148 milioni di unità. La flessione è stata più pronunciata in Nord America (-36%) e in Europa (-17%), mentre il Sud America ha segnato una crescita del 14%. In altre aree, come il Medio Oriente e l’Africa, si sono registrati cali significativi, rispettivamente del 26% e 30%.

Gli analisti hanno espresso delusione riguardo ai risultati, temendo una possibile revisione al ribasso dei ricavi e dell’Ebit per il 2024. La crescente pressione competitiva in Europa e i problemi di stock in Nord America complicano ulteriormente il quadro. Nonostante il mercato europeo nel suo complesso sia rimasto stabile, Stellantis ha registrato un calo delle immatricolazioni del 5,9%, e in settembre ha subito un tracollo del 27,1%, una delle peggiori performance tra i produttori. Il marchio Fiat, in particolare, ha subito una contrazione del 13,4%, passando da 293.789 a 254.499 veicoli venduti.

La crisi di Stellantis è attribuita a una combinazione di fattori competitivi e difficoltà interne, che rendono sempre più impegnativo per il gruppo risalire la china nei prossimi trimestri.

Il commento degli analisti

Le previsioni degli analisti per Stellantis indicano un terzo trimestre difficile, con ricavi stimati a 36,7 miliardi di euro, in calo del 18,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per l’intero anno 2024, si prevede una flessione del fatturato del 14,8%, con un totale di 161,45 miliardi di euro. L’Ebit adjusted dovrebbe scendere a 10,26 miliardi di euro (-57,8%), con un margine del 6,35%, mentre l’utile netto adjusted è atteso in calo del 60%, attestandosi intorno agli 8,1 miliardi di euro.

Stellantis ha già rivisto al ribasso la sua guidance per l’Ebit adjusted, ora previsto tra il 5,5% e il 7%. Il Free Cash Flow Industriale, che misura la liquidità generata dall’attività produttiva, dovrebbe situarsi tra -5 e -10 miliardi di euro, segnando una grave difficoltà finanziaria.

Le difficoltà operative si riflettono anche sull’andamento borsistico del gruppo, con il titolo che ha perso il 43% da inizio anno e il 56% rispetto al massimo storico raggiunto a marzo 2024. La capitalizzazione di mercato è crollata da 85,9 miliardi di euro a circa 36 miliardi. Questo ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori. In particolare riguardo alla sostenibilità dei dividendi nel 2025, e ha portato molti broker a rivedere le stime sul gruppo.

Attualmente, 14 banche d’affari raccomandano l’acquisto del titolo, 16 suggeriscono di mantenere la posizione (“hold”) e 3 consigliano di vendere (“sell”). Il target price medio per il titolo è stato ridotto a 15,67 euro, rispetto ai 16 euro stimati la settimana precedente.

Anche l’agenzia di rating Fitch ha rivisto il suo outlook su Stellantis da positivo a negativo, mantenendo però il rating a lungo termine ‘BBB+’.

Lettura consigliata 

4 citazioni di grandi analisti per chi vuole imparare ad investire in azioni e fare soldi

Consigliati per te

Iscriviti per ricevere aggiornamenti sui commenti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Commenta ora l'articolox