Un trasferimento, un cambiamento improvviso o alcune vicende della vita potrebbero farci dimenticare qualcosa d’importante. Non leggere comunicazioni che ci invia la nostra banca potrebbe portare conseguenze spiacevoli. Ecco pertanto come fare.
In un periodo come questo di grave crisi economica, si è ancora più attenti ai propri soldi e a come spenderli. Per chi negli anni ha messo qualcosa da parte, potrebbe anche essere il momento giusto per trovare buone fonti di guadagno. Ad esempio si potrebbero acquistare appartamenti a buon prezzo e metterli a reddito. Oppure farsi seguire da esperti e investire in titoli o obbligazioni. Ad ogni modo se intendiamo scegliere un Istituto di credito è utile conoscere degli aspetti importanti per non mettere a rischio i propri risparmi. Un aspetto fondamentale è sicuramente l’indice che misura la solidità bancaria, ovvero il CET 1. Tuttavia, la vita frenetica di ogni giorno potrebbe giocare brutti scherzi alla memoria o farci sottovalutare comunicazioni importanti. Questo potrebbe comportare la perdita di un bel po’ di soldi dovuta esclusivamente ad una nostra trascuratezza.
Cosa accade se dimentichiamo questi rapporti
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Potrebbe capitare a chiunque di aver dimenticato di avere soldi depositati su un conto o libretto per una serie di svariati motivi, come un trasferimento. Tuttavia se la mancanza di operazioni sui conti dura da 10 anni, siamo innanzi ai cosiddetti conti dormienti per i quali è prevista un’apposita disciplina. Questi rapporti si caratterizzano per l’assenza di movimentazioni da parte del suo titolare o di chi abbia la delega. Per queste situazioni la Legge Finanziaria 2006 ha istituito un apposito fondo alimentato dagli importi provenienti dai conti correnti e dai rapporti bancari definiti dormienti. Rientrano i depositi di denaro, come conti correnti, libretti di risparmio nominativi, depositi di strumenti finanziari in custodia e amministrazione. Nonché i contratti d’assicurazione in cui l’assicuratore s’impegna a pagare una rendita o una somma ad una data prefissata al beneficiario. Questo fondo ha il fine di indennizzare i risparmiatori che a causa di frodi finanziarie abbiano subito un danno ingiusto, non altrimenti risarcito.
Stavolta perderà tutti i soldi sul conto o libretto in banca o alla posta chi non si attiva
La banca dovrà avvisare i propri clienti titolari di tali rapporti mediante raccomandata a.r. all’ultimo indirizzo conosciuto. Pertanto dall’arrivo della comunicazione il cliente avrà 180 giorni per svegliare il conto. Ad esempio potrà inviare una comunicazione con cui manifesta la volontà di continuare il rapporto, effettuare un prelievo o un versamento. In caso d’inerzia, i suoi soldi confluiranno nel fondo. Ad ogni modo, i titolari di questi conti potranno chiedere il rimborso dei loro soldi entro 10 anni da quando i soldi sono confluiti nel fondo. Dovranno inviare una domanda alla Consap personalmente senza dover ricorrere ad intermediari. Ma al termine dei 10 anni non sarà più possibile ottenere il rimborso e stavolta perderà tutti i soldi il cliente distratto.