Druckenmiller sorprende tutti, molla Palantir e Nvidia e acquista (anche) titoli del settore farmaceutico.
Il miliardario Stanley Druckenmiller ha fatto una mossa molto interessante che ha suscitato la curiosità degli investitori. Ha dato un chiaro segno di sfiducia verso i titoli tecnologici, ha “chiamato a raccolta” Nvidia e Palantir e ha venduto negli ultimi mesi il 95% della quota del suo fondo in Palantir. In meno di un anno, sono sparite anche tutte le sue azioni di Nvidia, che deteneva in grandi quantità, circa 9 milioni e mezzo.
Cos’è successo il 14 febbraio scorso e perché Druckenmiller sembra pronto a fare scalpore a Wall Street
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Pensando al 14 febbraio può venire in mente la festa degli innamorati, ma per i Mercati statunitensi questa è una data molto importante. Si tratta del giorno in cui scadono le tempistiche per la presentazione del modulo 13F alla Securities and Exchange Commission da parte degli investitori istituzionali con almeno 100 milioni di dollari in asset in gestione.
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— Stanley Druckenmiller (@StanleyDrucken1) October 4, 2019
Non solo Warren Buffet: anche Stanley Druckenmiller è molto seguito dagli investitori, e non è la prima volta che le sue scelte hanno ispirato i trader. dai documenti recenti è emerso che il miliardario ha mollato di brutto i titoli tecnologici potenzialmente più promettenti e che ha deciso di puntare su asset che di recente avevano subito crolli importanti come i titoli farmaceutici.
Dopo il boom Covid, come sappiamo, e dopo la fine dell’emergenza nonché a causa dell’esitazione vaccinale, le maggiori Case Farmaceutiche hanno visto ridurre ampiamente le loro entrate. Molti investitori forse hanno scansato questo tipo di asset per motivi personali/etici, o perché ritenevano difficili altri rally dopo quelli avvenuti a causa della pandemia. Ma evidentemente Druckenmiller ha qualcos’altro in mente. Tra i 3 asset che ha scelto di recente, figurano anche le azioni di Teva.
- Teva Pharmaceutical Industries (NYSE: TEVA) – attualmente in ribasso di quasi il 3%, le azioni di Teva sono quotate oggi a circa 15 dollari – si tratta del 4° più grande investimento di Druckenmiller che ne possiede 8.997.400.
Teva pronta a riconquistare Wal Street?
La società farmaceutica ha avuto numerose problematiche negli ultimi anni, anche a causa dei contenziosi innescati dalla crisi degli oppioidi, che secondo i Giudici è stata innescata proprio da Teva. Il Procuratore Generale James ha affermato, dopo la vittoria e l’ottenimento di corposi risarcimenti: “Teva ha consapevolmente e intenzionalmente ingannato i newyorkesi e il popolo americano sui pericoli mortali degli oppioidi e l’anno scorso una giuria li ha giudicati responsabili della devastazione e della distruzione che hanno causato”.
Quella spiacevolissima parentesi sembra però ormai parte del passato e l’azienda farmaceutica ha investito per produrre nuovi farmaci a margine elevato nonché messo in atto efficaci strategie per ridurre il debito. Druckenmiller ha dunque ipotizzato che la tempesta sia passata e che per questa società ci sarà un futuro molto roseo. Suggerimento che potrà essere utile agli investitori che hanno il suo stesso sentore.