Dopo aver elargito massicciamente bonus e sospeso per alcuni mesi le principali scadenze tributarie, il Fisco torna a fasi sentire. L’AdE ha pubblicato Il calendario fiscale 2020/21: una vera stangata del Fisco, in arrivo un settembre da incubo per i contribuenti. In questo articolo ci occuperemo della batosta fiscale in agguato soprattutto per imprese e liberi professionisti. Il 16 settembre prossimo i contribuenti dovranno far fronte a ben 174 adempimenti. Un vero dedalo machiavellico ordito ai danni delle categorie produttive. Se non rappresentasse un salasso per le già sofferenti casse delle imprese, potrebbe sembrare uno scherzo. In realtà è il risultato di anni di sciagurate politiche economiche. Andiamo quindi ad approfondire le 174 scadenze previste per la prossima settimana.
Un possibile colpo di grazia per l’imprenditoria
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Il 16 settembre i contribuenti dovranno far fronte a ben 12 versamenti IRPEF, la maggior parte in capo alle partite IVA. A questi si aggiungeranno addirittura 24 addizionali, quattro scadenze di cedolare secca e 32 ritenute di vario genere. Inoltre, il Fisco reclamerà lo stesso giorno 24 diversi versamenti IRES ed IRAP. Non mancheranno 21 imposte sostitutive ed ulteriori 35 tasse non comprese nelle precedenti categorie. Un salasso. Oltre ad una complessità talmente elevata da far prevedere molte omissioni ed errori.
Anomalie che, ovviamente, verranno poi sanate con il pagamento di sanzioni e penali. Ricordiamo che sempre il 16 settembre scadranno anche i termini per il pagamento della cosiddetta “tassa etica”. Tralasciamo facili ironie sull’eticità di un simile calendario tributario.
Stangata del Fisco, in arrivo un settembre da incubo per i contribuenti
Il mese di settembre riserverà altre date infernali per i contribuenti: il 21, 25 e 28 settembre scadranno ulteriori imposte. Il 30 si chiuderà in bellezza con ben 72 nuovi adempimenti. I contribuenti si chiedono come sia possibile una tale complessità e come lo Stato intenda spendere tutti questi soldi. I 209 miliardi in arrivo dall’Europa non potranno coprire il gettito fiscale e la fame di soldi non cala. Pochi giorni fa, il MEF ha emesso BTP ventennali per circa dieci miliardi di euro. Capitali che non impediscono una stangata del Fisco, in arrivo un settembre da incubo per i contribuenti.
La Redazione di ProiezionidiBorsa continuerà ad informare i Lettori in merito alle scadenze tributarie. L’obbiettivo è aiutare i contribuenti a districarsi tra le complessità fiscali e pianificare al meglio le uscite di cassa. Purtroppo sembrano lontani i tempi degli Stati Generali, quando il Presidente del Consiglio ipotizzava un taglio dell’IVA.