In tema di risparmi i principali problemi sono almeno tre. Primo, costituirli, poi difenderli al meglio e infine come metterli a fruttare. La quadratura del cerchio non è affatto impossibile a patto di ponderare al meglio tutte le proprie esigenze.
Spesso la soluzione più ovvia è naturale passa per il c/c, formidabile ed eccellente strumento per gestire i pagamenti sia in entrata che in uscita. Il prodotto è tuttavia esoso ed infruttifero nella maggioranza dei casi. Pertanto se sei stanco di perdere soldi e pagare ogni mese il canone del conto corrente prendi in considerazione alcune potenziali alternative.
Il libretto di risparmio postale
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Una prima opzione potrebbe essere il libretto di risparmio postale, un salvadanaio garantito dallo Stato Italiano su cui far confluire i soldi. Lo strumento è privo di costi di gestione, dall’apertura a chiusura, tranne gli oneri di natura fiscale. Attraverso la carta libretto o l’app BancoPosta è possibile prelevare gratis dagli sportelli Postamat.
L’emittente lo propone in diverse tipologie e format a seconda delle esigenze del cliente. Per i titolari di libretto Smart, in particolare, non mancano le occasioni anche per guadagnare sulle somme poste a vincolo, specie dal 21 marzo con l’arrivo della nuova offerta al 3%.
Insomma, si tratta di una possibile soluzione per chi cerca semplicemente un parcheggio per i risparmi e non necessita di un sofisticato strumento di pagamento.
Stanco di perdere soldi e pagare ogni mese il canone del conto corrente?
Parimenti si potrebbe vagliare il passaggio dal c/c tradizionale al prodotto online. Diverse indagini di mercato hanno dimostrato come i costi di gestione del prodotto virtuale siano mediamente inferiori rispetto al prodotto classico, bancario o postale. La soluzione potrebbe andar bene, quindi, alla clientela giovane e/o digitalmente evoluta che non necessita più di tanto del supporto allo sportello.
Oltre al potenziale taglio dei costi un altro vantaggio potrebbe derivare sul lato dei guadagni. Molti operatori offrono la possibilità di aprire un deposito, libero o a vincolo, su cui far affluire la liquidità in eccesso. In tal modo si sfruttano tanto le potenzialità del c/c per i pagamenti che quelle del CD (Conto Deposito) in tema di investimenti.
Stornare la liquidità in eccesso
Infine ecco l’idea di lasciare in piedi il conto tutt’oggi aperto e di investire a brevissimo termine la classica liquidità “eccedente”. Un termine variabile da caso a caso a seconda delle personali esigenze, ma che spesso non coinvolge cifre importanti. Pertanto una volta tenute ferme poche migliaia di euro si potrebbe sfruttare il resto dei soldi per “passare all’attacco”, ossia per guadagnare.
Ad esempio oggi i BOT con durata infrannuale danno rendimenti nominali positivi, e quelli a 10 mesi sono relativamente interessanti. Il ritorno netto dipende invece dal peso di commissioni, ritenuta fiscale (12,50%) e dossier titoli sul guadagno lordo. Pertanto è bene vagliare a monte costi e benefici dell’operazione. Nel caso di importi di modesta entità, infatti, il peso dei primi potrebbe sovrastare i potenziali guadagni.