La stanchezza immotivata e il fiato corto potrebbero essere la spia di diverse malattie. Ma, prima di pensare al peggio, bisogna guardare all’alimentazione. In particolare, ecco un errore molto comune che è meglio evitare.
Attenzione a non trascurare spossatezza e respiro affannoso
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Fra i campanelli d’allarme spesso ignorati c’è sicuramente la stanchezza. Si tende a pensare che sia dovuta allo stress, al troppo lavoro o alla mancanza di sonno. Insomma, nulla di grave.
Spesso è proprio così, ma se il problema persiste, è importante parlarne col medico e fare degli esami. La spossatezza, infatti, potrebbe essere il segnale che qualcosa non va.
Per esempio, assieme a dolori articolari e mal di pancia, la stanchezza indicherebbe il pericoloso eccesso di un certo minerale. Oppure, se la debolezza è accompagnata da problemi cardiaci o respiratori, bisognerebbe fare attenzione alla carenza di una vitamina che pochi conoscono.
In alternativa, l’esame del sangue potrebbe rivelare una carenza di folati. Quando l’organismo non riceve abbastanza acido folico, infatti, può svilupparsi l’anemia. Questa si manifesta proprio con stanchezza, respiro affannato, vertigini e irritabilità. Spesso si osserva anche un colorito pallido, ma in genere l’affaticamento è il primo segnale a comparire.
Questo tipo di anemia è meno noto rispetto alla carenza di ferro. Eppure, come spiegano gli esperti, si tratta di un problema molto frequente.
Infatti, il nostro corpo non è in grado di immagazzinare una grande quantità di acido folico. Quando la dieta è povera di questo nutriente, bastano pochi mesi per la comparsa dei sintomi della carenza.
Fortunatamente, una volta che il medico ha individuato il problema, risolverlo è piuttosto facile. Basta infatti assumere degli appositi integratori. Ma si sa che prevenire è meglio che curare: come fare, allora, per evitare la carenza di folati?
Stanchezza, respiro affannato, vertigini e irritabilità potrebbero essere colpa della carenza di questo nutriente e di un comune errore in cucina
Le cause della carenza di folati sono varie: potrebbero andare dalla denutrizione alle malattie che impediscono un corretto assorbimento.
Inoltre, dietro alla carenza di acido folico c’è spesso una dieta povera di ortaggi a foglia verde e agrumi. Ma attenzione: non basta limitarsi a mangiare questi prodotti. È fondamentale anche prepararli nella maniera giusta.
Un errore frequente in cucina, infatti, è cuocere le verdure al posto che gustarle crude. In particolare gli ortaggi ricchi di folati, come spinaci, bieta e indivia, vengono spesso saltati in padella. Si tratta di un grave sbaglio!
Bisogna infatti sapere che la cottura prolungata distrugge dal 50% fino al 90% dei folati. Proprio un bello spreco di nutrienti preziosi. È dunque importante mangiare le verdure a foglia anche crude. Gli spinaci, per esempio, sono ottimi in insalata, magari accompagnati da noci e scaglie di grana.
Infine, altri cibi ricchi di folati sono i broccoli, gli asparagi, gli agrumi, il fegato, la pasta e il pane arricchiti. Ma anche un tipo di carne molto economica che contiene un antiossidante fondamentale.
Ovviamente non tutti questi alimenti possono essere consumati crudi. Ma altri ci sorprenderanno: le cimette dei broccoli crude, per esempio, sono una croccante e gustosa aggiunta per qualsiasi insalatona.