Potrebbe capitare a tutti di sentirsi stanchi e spossati durante il giorno, senza motivati sforzi fisici, o di avvertire un’improvvisa sonnolenza. Questi fenomeni non rappresentano delle patologie, ma se protratti nel tempo potrebbero essere la spia di qualche disturbo fisico da indagare.
Escludendo quindi le disfunzioni legate al sonno, scopriamo insieme quale potrebbe essere la causa di queste problematiche.
Stanchezza muscolare e sonnolenza potrebbero rivelarsi i sintomi di questa carenza nel corpo da non sottovalutare
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Come riportano diversi studi, questi sintomi, se dovessero comparire insieme a nausea, disattenzione e alterazioni comportamentali, potrebbero essere il segnale di una carenza di potassio.
Questo macroelemento, a livello quantitativo, è il principale minerale presente nelle cellule, soprattutto quelle muscolari e cardiache, e nei liquidi extracellulari.
Il potassio gioca un ruolo fondamentale non solo nella contrazione dei muscoli, ma anche nella regolazione della pressione. Oltre a questo, il potassio regola l’equilibrio dei fluidi intracellulari, attiva alcuni enzimi coinvolti nel metabolismo energetico ed aiuta a sintetizzare le proteine.
Infine, cosa non meno importante, aiuterebbe anche a ridurre il rischio di calcoli renali frequenti e rallenterebbe la perdita di tessuto osseo durante l’invecchiamento.
La carenza di potassio, comunque, potrebbe non essere così frequente in soggetti sani. Infatti, tale carenza potrebbe essere la conseguenza diretta di gravi problemi gastroenterici o renali o di un uso smodato di diuretici e lassativi. Oppure, potrebbe derivare da un’alimentazione eccessivamente ipocalorica prolungata nel tempo.
Come assumere il potassio
Quindi, abbiamo visto che alcune problematiche, tra cui stanchezza muscolare e sonnolenza potrebbero rivelarsi i sintomi di questa carenza nel corpo da non sottovalutare. Per assumere buone quantità di potassio abbiamo a disposizione vari alimenti, soprattutto vegetali, che ne sono ricchi.
Le banane, ad esempio, sono notoriamente tra i frutti con più alte quantità di potassio (circa 350 milligrammi di potassio ogni 100 grammi). Tuttavia, frutti come l’avocado, i kiwi ed il ribes ne contengono di più. Per quanto riguarda gli ortaggi, sono ricchi di potassio gli spinaci che, tra l’altro, aiuterebbero anche a controllare il colesterolo. Seguono i cavolini di Bruxelles, i finocchi, l’indivia ed i carciofi.
Tra i legumi secchi troviamo, invece, i fagioli, le lenticchie ed i ceci; mentre tra la frutta secca spiccano i pistacchi e le noci.
Integratori
Sempre come riporta l’Istituto Humanitas, un altro modo che potrebbe prevenire le carenze di potassio è il cloruro di potassio. Questa sostanza, assunta sottoforma di integratori, in genere non comporta particolari effetti indesiderati, ma consigliamo di consultarsi prima con il proprio medico di fiducia.
L’assunzione di questi integratori, infatti, potrebbe comportare vari disturbi gastrointestinali e difficoltà nella deglutizione. Inoltre, è importante considerare che essi potrebbero interferire con l’azione di altri farmaci come ACE-inibitori o diuretici.