Mal di testa, tachicardia e stanchezza sono sintomi che accomunano molte malattie, talvolta gravi e altre volte meno. Tuttavia potrebbero semplicemente indicare una carenza di un prezioso elemento indispensabile per la vita: l’acqua.
Questi sintomi, infatti, sembrerebbero essere il campanello d’allarme per un corpo in disidratazione. Una condizione che a molti sembrerebbe lontana, ma che invece si riscontra con facilità.
Molte persone, infatti, nel corso della loro giornata e, conseguentemente, nel passare delle settimane e dei mesi, tendono a bere un quantitativo di acqua ritenuto insufficiente per il corretto funzionamento del corpo.
Tuttavia, grazie ai numerosi meccanismi riparatori che l’organismo mette velocemente in atto, molti tendono a non accorgersi di questa carenza.
Stanchezza, mal di testa, tachicardia e pressione bassa potrebbero indicare una carenza di questo prezioso elemento per la salute del corpo
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L’acqua è in realtà un elemento vitale per il corpo umano. Solitamente non si dovrebbe superare la soglia delle 72 ore senza introdurne. Questo prezioso elemento, infatti, oltre a essere un costituente dell’organismo, prende parte al funzionamento di numerosi processi biologici.
I sintomi che indicano una carenza di acqua
I 5 sintomi più diffusi di un’idratazione insufficiente potrebbero essere i seguenti, vediamo quali sono.
In primis va detto che una carenza di acqua può provocare uno stato di malessere generale. Ci si potrebbe sentire molto stanchi e affaticati, potrebbe manifestarsi un gran mal di testa o una forte emicrania, senza un apparente motivo. L’acqua, infatti, sarebbe in grado di contrastare la stanchezza. Inoltre sarebbe essenziale per il buon funzionamento del metabolismo e dei muscoli.
Tachicardia e vertigini sono ulteriori sintomi comuni a chi si trova potenzialmente in uno stato di disidratazione. Una carenza di acqua, infatti, potrebbe causare degli scompensi idrici, creando un’alterazione dei battiti cardiaci. In più potrebbero manifestarsi capogiri e vertigini e, nei casi più gravi, anche svenimenti.
Anche cistite e problemi renali potrebbero dipendere da un’insufficiente quantità di acqua nel corpo. Infatti, se non si beve abbastanza, si potrebbe facilmente andare incontro a infezioni batteriche delle vie urinarie come la cistite, ma anche la prostatite. Nei casi più gravi e protratti nel tempo, questo potrebbe favorire la formazione di calcoli renali.
Per di più, sarebbero legati a un’insufficienza di acqua problemi come stitichezza e gonfiori diffusi. In più tutto ciò favorirebbe la comparsa della ritenzione idrica, che a sua volta causerebbe la formazione della cellulite e quella sensazione di gambe gonfie. Inoltre, bevendo poco anche il transito intestinale rallenterebbe, favorendo fenomeni come la stitichezza e la sensazione di pancia gonfia.
Infine sarebbero legati a una carenza di acqua sintomi come irritabilità e difficoltà di concentrazione, ma anche confusione mentale e difficoltà di memorizzazione.
Consigli utili
Il consiglio, pertanto, sarebbe quello di introdurre quotidianamente il giusto quantitativo di acqua, così da favorire il giusto apporto idrico per la salute dell’intero organismo.
Dunque stanchezza, mal di testa, tachicardia e pressione bassa potrebbero davvero indicare una carenza di questo prezioso elemento per la salute del corpo.
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