Ci sono patologie che nella fase iniziale sono asintomatiche e non rilasciano sintomi precisi. Oppure si manifestano con sintomi generici che possono essere sottovalutati. La stanchezza, in particolare, può non significare niente di preoccupante. In effetti, i motivi per essere stanchi ci sarebbero, perché ci sottoponiamo di frequente a ritmi frenetici e a volte non abbiamo il tempo per riposarci adeguatamente. Però, se la sensazione di affaticamento dura nel tempo ed è accompagnata da altri sintomi, allora è meglio cercare di capire se è legata a problemi più seri e intervenire rivolgendoci al nostro medico.
Se lo stile di vita è sbagliato
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Stanchezza, aumento di peso ingiustificato e prurito potrebbero segnalarci che il fegato è pieno di tossine. Il fegato è uno degli organi più complessi dell’organismo e svolge funzioni vitali per la nostra salute. Depura l’organismo dalle sostanze nocive e si ammala quando la quantità di tossine da elaborare è eccessiva. Una dieta ricca di grassi e fritti, ma anche pasti troppo abbondanti mettono a dura prova il nostro fegato. Così come alcool, caffeina e farmaci. La situazione può degenerare in steatosi epatica, nota come fegato grasso. Da cui dipendono anche l’aumento di peso e il prurito causati dall’accumulo di tossine e dalla lentezza con cui il fegato funziona.
Stanchezza, aumento di peso ingiustificato e prurito in tutto il corpo potrebbero essere segnali di un problema di salute molto diffuso
Secondo i dati di un’indagine, riportati dalla Fondazione Veronesi, la condizione di fegato grasso è la malattia più frequente nel Mondo occidentale diffusa anche tra ragazzi e bambini. La preoccupazione manifestata dagli epatologi è che il fegato grasso sia la porta d’ingresso di malattie ben più gravi, come la cirrosi epatica.
La buona notizia è che si tratta di un disturbo reversibile, che si può curare con l’alimentazione e lo stile di vita. E con il mantenimento del peso forma. Infatti, una persona in sovrappeso ha maggiori probabilità di sviluppare il fegato grasso. La dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura, di legumi e pesce è la risposta giusta. È povera di grassi saturi, di burro e formaggi, di salumi e di dolci.
Inoltre, dovremmo fare particolare attenzione alle bevande alcoliche, che sono tra le maggiori cause delle malattie epatiche. Secondo gli esperti, non bisognerebbe superare la quantità di 2 o 3 bicchieri di vino al giorno per non avere problemi. Ed escludere completamente l’alcool se il fegato è già affaticato.
Inoltre, gli esperti raccomandano di praticare l’attività fisica, che dovrebbe essere costante anche se moderata.
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