Sta perdendo memoria e concentrazione chi non riesce a rispondere a queste semplici domande

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L’idea di non riuscire ad afferrare più i ricordi e non poter rivivere nella mente esperienze passate suscita sempre un certo timore. La memoria rappresenta quel bagaglio di vissuti che ciascuno porta con sé e che rende una storia di vita unica ed irripetibile. A volte il declino cognitivo rende impossibile recuperare dei ricordi o addirittura trovare la concentrazione per svolgere le diverse attività quotidiane. In questi casi dei campanelli d’allarme rivelano che sta perdendo memoria e concentrazione chi non riesce a rispondere a queste semplici domande. Vediamo di seguito di cosa si tratta e perché è importante non trascurare simili episodi.

Quali sono le cause del declino cognitivo e quando può avvenire anche in età precoce

Il cervello umano svolge numerose funzioni che interessano l’intero organismo. Quando si parla di declino cognitivo si intende un naturale processo di deterioramento che coinvolge le differenti funzioni cognitive come: memoria, attenzione, linguaggio, programmazione motoria e percezione. Tale processo può tuttavia diventare preoccupante quando avviene in maniera piuttosto rapida e avanzata tanto da determinare condizioni patologiche come le demenze.

Non si tratta di una fenomeno che si registra in età avanzata in quanto alcune forme di decadimento neuronale sono piuttosto precoci. Lo abbiamo mostrato nell’articolo “Ecco quando preoccuparsi dei primi 3 segni di demenza già dai 40 anni”. La perdita di alcune funzioni cerebrali si può individuare attraverso alcuni segnali spia nella vita quotidiana. A volte passano inosservati ed invece sono particolarmente significativi per capire cosa sta accadendo alla mente.

Sta perdendo memoria e concentrazione chi non riesce a rispondere a queste semplici domande

Esistono diversi modi per valutare il funzionamento del cervello. Alcuni test, molto noti in ambito neuropsicologico e clinico, possono fornire indicazioni adeguate sulla persona che li esegue sebbene siano apparentemente semplici. Un esempio lo abbiamo fornito nell’articolo “Cervello e neuroni si stanno spegnendo in chi non riesce a fare quest’esercizio con la matita”. In ambito valutativo, uno dei primi aspetti che si monitora quando si sospetta una demenza incipiente è l’orientamento spazio-temporale. In ambito neuropsicologico è fondamentale valutare l’orientamento nello spazio e nel tempo della persona attraverso la somministrazione di specifici test.

Un esempio di strumento particolarmente utilizzato è il Mini Mental State Examination. Nella prima parte di questo test l’esaminatore pone domande relative proprio all’orientamento spazio-temporale del tipo: “In che anno siamo?”, “Che giorno è oggi?”, “In che luogo/piano siamo?”.

Queste apparentemente semplici domande possono denunciare la presenza di un particolare decadimento cognitivo che merita maggiore attenzione. Lo strumento di valutazione, infatti, indaga diverse altre dimensioni cognitive fondamentali per il soggetto. È importante che la somministrazione di simili test avvenga da parte di uno specialista che alla valutazione psicometrica possa affiancare anche una precisa valutazione clinico-osservativa.

Approfondimento

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