In estate si va in ferie e si stacca dalla frenesia del lavoro e degli impegni che ci riempiono fino al collo per tutto l’anno.
Molti lavoratori non si godono una vacanza come si deve dal periodo natalizio ed ecco perché stanno fremendo dalla voglia di rilassarsi. Anche gli studenti hanno bisogno di staccare dai libri per riprendere le energie e la lucidità necessari ad affrontare il nuovo anno scolastico o accademico.
Tutti pronti a goderci il meritato riposo e rimandare a settembre doveri e preoccupazioni.
Purtroppo, però, non tutti andranno in vacanza e non ci riferiamo a chi non avrà le ferie. Ci riferiamo a coloro che vogliono truffarci e non aspettano altro che un nostro momento di distrazione per colpire nel segno.
Tra i peggiori truffatori dell’ultimo decennio ci sono certamente gli hacker, che approfittano di questi periodi dell’anno per mietere vittime online.
Proprio in questi giorni, infatti, è tornata una truffa che non si faceva vedere da tempo e sembra che si stia diffondendo a macchia d’olio.
Vediamo di quale si tratta.
Sta girando di nuovo la truffa dell’email che minaccia la nostra privacy e ci chiede un terribile riscatto
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Si tratta dell’email che ci arriva dal nostro stesso indirizzo, minacciando di pubblicare in rete alcune informazioni che ci riguardano.
Più nello specifico, gli hacker ci inviano un messaggio con il nostro indirizzo di posta facendo credere di essersi intrufolati nel nostro account.
Dopo averci fatto prendere una bella paura, spesso immotivata perché non si tratta di un vero attacco informatico, ci tendono anche una trappola. Secondo quanto riportato nel testo, i nostri truffatori ci avrebbero filmato nei nostri momenti più intimi e vorrebbero pubblicare i video sul web. L’unica soluzione perché questo non accada è pagare 1.550 in bitcoin entro 48 ore, altrimenti si rischia grosso.
Questo scherzetto, che potrebbe intimorire in modo non indifferente, esiste ormai da tanto tempo, ma riesce sempre a mietere molte vittime. In precedenza avevamo suggerito cosa fare in questi casi, rispondendo assolutamente nulla, proprio perché non è vero che qualcuno ha hackerato il nostro account.
La truffa sta girando di nuovo, ma noi dobbiamo essere bravi a non farci fregare.
D’altra parte, se le email si fanno insistenti e non sembrano darci pace, allora sarebbe il caso di contattare la Polizia postale.
Occhio agli inganni e a non farsi abbindolare.
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