L’inflazione non molla la presa e per il piccolo risparmiatore urge trovare una soluzione. I soldi fermi perdono di potere d’acquisto mentre il c/c spesso è costoso tra canone e imposte. La soluzione passa dall’investire la liquidità eccedente l’ordinaria amministrazione, fosse almeno per tamponare le perdite derivanti dall’inflazione. Sì, ma dove?
Vediamo alcuni strumenti del reddito fisso, i cui punti di forza sono il rendimento già noto in partenza e l’impegno dell’intermediario a rimborsare il capitale a scadenza. Poi entrano in gioco altri elementi che possono fare tanta differenza tra un prodotto e un altro. Si pensi alla ritenuta fiscale, la presenza di eventuali promozioni, la durata dell’investimento, la certezza del capitale anche prima della scadenza, etc. In definitiva, dove spostare i soldi dal conto corrente su investimenti ad interessi alti e sicuri?
Due potenziali soluzioni alle Poste
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Per chi predilige il risparmio postale ecco la doppia offerta Supersmart sul libretto e i buoni fruttiferi. Entrambi i prodotti sono privi di costi di sottoscrizione, gestione e rimborso (finale e/o intermedio) e il capitale versato gode della garanzia dello Stato.
Dal 21 marzo è disponibile sul libretto Smart la nuova offerta Premium al 3% che si aggiunge a quella ordinaria.
I buoni postali offrono invece molte più alternative di investimento che spaziano dal breve al medio-lungo termine. Gli interessi sono fissi o fissi e crescenti all’aumentare del periodo dell’investimento. Inoltre godono di un regime fiscale agevolato al 12,50% e consentono il rimborso anticipato del capitale anche prima della scadenza. Tuttavia, a parità di durata e/o profilo di rischio a volte vi sono altre classi di prodotti del reddito fisso che offrono rendimenti mediamente più alti.
Obbligazioni e titoli di Stato: quali scegliere?
Ad esempio sul fronte delle obbligazioni di Stato c’è solo l’imbarazzo della scelta. Questi prodotti si possono selezionare per durata, struttura dei rendimenti, cedola distribuita, prezzo di mercato, etc.
In generale sarebbero da preferire titoli di breve media durata per almeno due motivi. I prezzi di mercato dei titoli lunghi sono molto più variabili dei primi, quindi più adatti ad investitori ad alto profilo di rischio. Ricordiamo che il valore nominale 100 è corrisposto a scadenza, mentre durante il periodo di maturazione il prezzo fluttua liberamente sul mercato.
In secondo luogo oggi non c’è bisogno di esporsi alle lunghe scadenze per spuntare dei discreti ritorni. Il generale rialzo dei rendimenti ha reso interessante anche le scadenze medio-corte.
Al pari dei buoni, anche i titoli di Stato sono esenti da imposta di successione e la ritenuta fiscale è del 12,50%. Invece all’intermediario vanno corrisposte le commissioni di compravendita del titolo e le spese legate al dossier titoli.
In definitiva, dove spostare i soldi dal conto corrente su investimenti ad interessi alti e sicuri?
Altre due potenziali alternative per spostare i risparmi passano per il conto deposito e le polizze vita.
I primi sono dei conti bancari che pagano un interesse attivo noto in partenza sul capitale depositato. Quest’ultimo può essere libero o a vincolo, varia per durata e la presenza di eventuali promozioni come l’imposta di bollo a carico dell’intermediario. Il capitale è garantito fino a 100mila euro, al pari di quanto avviene sul c/c, mentre l’aliquota è al 26% e l’imposta di bollo al 2X1.000 del deposito.
Invece le polizze vita sono prodotti di estrazione assicurativa che prevedono il rimborso del capitale investito e degli interessi netti maturati. In genere questi prodotti soffrono di una struttura dei costi non proprio leggera. In compenso godono di diversi vantaggi fiscali come l’essere impignorabili ed esenti dall’imposta di successione e, per alcune famiglie di polizze, quella di bollo.