Spostando 20.000 euro dal conto corrente su questo BTP si guadagna il necessario per pagare le tasse scolastiche o universitarie dei figli

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Per le famiglie sta diventando sempre più difficile far quadrare i conti. Dal pane alla frutta e verdura, dal carburante alle utenze, dal mutuo ai trasporti e gli abbonamenti vari, tutto è più caro.

I problemi riguardano sia gli autonomi, sia chi lavora alle dipendenze. I primi temono che un ritocco del listino prezzi possa causare un crollo del fatturato. Nel secondo si tratta di attendere l’aumento dello stipendio per conservare invariato il tenore di vita. Per molti, comunque, è in arrivo il Bonus 200 euro alle già note condizioni.

Tuttavia, non sempre e non tutti i mali vengono per nuocere. L’inflazione alle stelle, la guerra e il cambio di rotta della BCE hanno innalzato i rendimenti sul tasso fisso. Si tratta di una buona notizia per chi ha risparmi disponibili da impiegare per almeno 10-12 anni. Ad esempio, spostando 20.000 euro dal conto corrente su questo BTP si guadagna una cifra sufficiente per pagare una parte degli studi dei figli. Vediamo di quale bond si tratta.

Il rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato

Lo scorso 27 maggio, cioè meno di un mese fa, il Tesoro ha emesso un BTP a 15 anni (ISIN IT0005496770) con scadenza al 1° marzo del 2038.

In pratica il MEF ha emesso lo strumento nel bel mezzo del rialzo dei rendimenti, e lo testimonia anche la cedola nominale offerta. Essa è pari al 3,25% lordo (2,84375% netto), con le date di stacco fissate al 1° settembre e 1° marzo di ogni anno.

Come se ciò non bastasse, nelle sedute post emissione il prezzo del bond è scivolato fino al minimo di 88,61 centesimi. Un crollo delle quotazioni che ha tramortito gli acquirenti della prima ora mentre ha reso più redditizio il bond sul secondario. A quel prezzo, infatti, i rendimenti lordo e netto sono pari al 4,313% e 3,774%.

Da mercoledì della scorsa settimana il mercato ha smesso di vendere e ha ripreso a comprare titoli di Stato. Pertanto le quotazioni del bond sono risalite e al momento in cui scriviamo oscillano sui 94,55 centesimi. A questi prezzi, il rendimento effettivo netto annuo è pari al 3,281%.

Spostando 20.000 euro dal conto corrente su questo BTP si guadagna il necessario per pagare le tasse scolastiche o universitarie di un figlio

Uno o due anni fa questi rendimenti erano sconosciuti anche ai c.d. titoli Matusalemme. Pertanto si comprende la relativa convenienza del bond, che potrebbe costituire una piccola fonte di rendita per la famiglia per i prossimi 15 anni.

Ipotizziamo di sottoscrivere 20mila nominali del BTP (servono circa 19.120 euro, incluso il rateo in corso e le commissioni). Portando il bond a scadenza, il guadagno netto annuo è di circa 650 euro, niente male. Potrebbero essere sufficienti per pagare la polizza annua RC auto o una parte della spesa scolastica dei figli.

Infine due considerazioni. La prima è che non è da escludere che nel medio termine il bond possa ritornare alle quotazioni sotto 90, spingendo al rialzo il rendimento.

La seconda riguarda l’eventuale vendita anticipata del titolo. Non abbiamo la sfera di cristallo per leggere il futuro. Tuttavia, sottoscrivendolo a un prezzo più basso dell’attuale si attenua ulteriormente (ma non si annulla) il rischio di restare incagliati nel bond. Oltretutto la cedola nominale è buona e, dicono gli analisti, la tempesta sui bond durerà ancora ma non sarà eterna.

Approfondimento

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