Durante l’arco della nostra vita capitano quei momenti “no” in cui si accusa stanchezza mentale e fisica. A volte non prestiamo molta attenzione a questi sintomi perché pensiamo siano cose di poco conto. Una dormita o un integratore di vitamine e si ricomincia.
Ma potrebbe capitare, al contrario, che questi sintomi persistano per vari giorni. In questo caso è bene rivolgersi al medico di fiducia per capirne le cause e valutare un’eventuale terapia. Proprio per questi motivi, dopo una certa età, è di fondamentale importanza fare degli accertamenti. I controlli annuali sono, infatti, la nostra arma a disposizione per prevenire peggioramenti di eventuali malattie.
In ogni caso la stanchezza e difficoltà di apprendimento possono essere dei sintomi legati a più patologie. Ma in modo particolare spossatezza e difficoltà di concentrazione sono i campanelli d’allarme di questa grave malattia, poco diffusa rispetto all’Alzheimer.
La sclerosi multipla
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La sclerosi multipla è quella malattia che colpisce il sistema nervoso e per questo motivo è classificata come malattia neurodegenerativa. Appartiene alle malattie autoimmuni, ossia quelle malattie in cui le difese immunitarie rispondono in maniera irregolare. In questo caso reagiscono alle componenti del cervello e del sistema nervoso.
Ciò che avviene è un danneggiamento delle fibre nervose e della mielina che li circonda provocando delle sclerosi, ossia delle cicatrici, da dove deriva il termine scientifico. È una malattia che può essere diagnosticata tra i 20 e i 40 anni, attraverso un esame neurologico, una risonanza magnetica e analisi del sangue specifiche.
Spossatezza e difficoltà di concentrazione sono i campanelli d’allarme di questa grave malattia
I sintomi della sclerosi multipla sono diversi a seconda della posizione e della gravità delle cicatrici.
Dal punto di vista del tatto, si accusa iposensibilità, formicolii e alterazioni circa le diverse sensazioni tra caldo e freddo. Dal punto di vista cognitivo, si accusano difficoltà di concentrazione, di apprendimento, di linguaggio, vertigini, difficoltà di coordinazione e mancanza di equilibrio. Si accusano anche difficoltà visive come la diplopia e l’abbassamento della vista.
Purtroppo i sintomi non sono finiti qui. Minzione frequente e perdita di urina sono altri campanelli d’allarme, confondibili con quelli del diabete. Ai quali si aggiungono meteorismo e stitichezza.
Da non sottovalutare anche ansia, depressione, spossatezza, dolori muscolari e agli arti.
La ricerca fa passi da gigante
Fortunatamente la ricerca fa passi da gigante e sostiene che non si tratta di una malattia mortale e che sia possibile condurre una vita normale grazie alle terapie e alla riabilitazione. Nonostante non curino la malattia, servono a ridurne la gravità. Ma la cosa più importante è la prevenzione e agire già durante le prime fasi affinché le fibre nervose non siano immediatamente danneggiate. Proprio per questo è importante fare dei controlli frequenti, come anticipato. Consigliamo, ancora una volta di rivolgersi al medico che valuterà quali controlli effettuare in caso di comparsa di alcuni sintomi menzionati.