Sport e mascherine: cosa c’è da sapere

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Con la fase due finalmente è di nuovo concesso uscire di casa senza autocertificazioni. I parchi sono stati riaperti e gli spostamenti delle persone tornano ad essere più fluidi, seppur nel rispetto di certe regole. Tra queste vanno annoverate: il distanziamento, l’uso di guanti specie negli esercizi commerciali e l’uso di mascherine. Con specifico riguardo a questo ultimo strumento di protezione, una questione resta però aperta. Come conciliare cioè la regola delle mascherine con la pratica sportiva. Per questo si è reputato opportuno toccare l’argomento: “sport e mascherine: cosa c’è da sapere”.

Rischi per la salute

E’ ormai una voce che si sta levando unanime dagli addetti al settore quella che sconsiglia di praticare sport con indosso le mascherine. Il rischio che si corre è infatti quello di andare incontro ad alcalosi   e svenimenti. Questo perché, con la mascherina l’aria che si respira è in un certo senso “malsana”. La mascherina tende cioè a creare una sorta di effetto serra per cui l’aria che si respira è quella fuoriuscita dai polmoni e quindi ricca di anidride carbonica. Per dirla in altri termini: una sorta di circolo vizioso di aria viziata, quando invece si dovrebbe introdurre aria fresca e ricca di ossigeno.

Ma allora le mascherine dovrebbero considerarsi malsane sempre e comunque? Ciò che fa la differenza è sicuramente il tempo, più o meno prolungato, di tenuta della mascherina. Come anche la condizione in cui si trova l’organismo. E’ intuitivo che un conto è fare due passi con una respirazione regolare e tranquilla, altro è sottoporre il corpo a sforzi tali da accellerare respirazione e sforzo polmonare. Come conciliare dunque tutto questo con le dritte emesse da alcune regioni che consentono di tornare a praticare sport all’aperto, a condizione però che si indossino le mascherine?

Sport e mascherine: cosa c’è da sapere e quali comportamenti adottare

Dinnanzi a questa impasse tra regole di condotta imposte per legge e regole salutistiche, si rischia di restare “schiacciati” tra due fuochi. Un sano buon senso porterebbe a consigliare di fare running o anche pedalare in zone molto alberate, ricche di ossigeno e non affollate, in modo da evitare/limitare al massimo l’uso della mascherina. Questo almeno fino a quando non vengano immesse sul mercato mascherine appositamente predisposte per chi pratica attività sportive. E considerato che lo studio di queste mascherine è già in cantiere, sarà solo questione di tempo correre o pedalare nel rispetto delle regole e di se stessi.

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