Tutto ciò che desideriamo dalle serie streaming è di distrarci per qualche ora dalla nostra giornata e dai nostri impegni. Nel caso concreto non tramite l’adrenalina di un thriller o dalle emozioni di un horror. Ma con la presa in giro di un documentario rivelazione.
Si è presentato in sordina, senza tanti clamori e come prosecuzione del filone comico che parla di una presentatrice decisamente fuori luogo. Ma tramite il passaparola Cunk on Earth si è diffuso nel corso dell’ultimo mese a tutte le latitudini, diventando secondo alcuni un’imperdibile raccolta di sketch. Spopola su Netflix questa serie imperdibile dal Regno Unito che si è diffusa ovunque raccontando l’umanità dalla preistoria ad oggi passando per la Roma antica e la Firenze del Rinascimento.
Serie, ma non seria
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Guardando la grafica e l’apparente serietà della protagonista, potremo pensare alla solita serie di documentari. Ma non si tratta affatto di questo, semmai di una sua parodia. Protagonista è il personaggio di Philomena Cunk (in realtà l’attrice comica inglese Diane Morgan). Philomena è la conduttrice di un programma che ripercorre le tappe dell’umanità. Non temiamo lunghi e pesanti episodi: la storia della nostra presenza sul pianeta Terra viene suddivisa in 5 capitoli dalla durata di circa mezz’ora. Quando Philomena si pone di fronte alla narrazione ed intervista sociologi, storici ed archeologi, lo fa con ingenuità e nella piena mancanza di qualsiasi senso. In questo sembra di rivedere gli sketch geniali di Valerio Lundini. I dialoghi crescono seguendo le paradossali appigli forniti dai reciproci spunti che emergono. I primi minuti della serie ci fanno immergere nell’atmosfera cinica e strampalata di una ragazza che utilizza i propri riferimenti culturali per approcciarsi a fatti ben più seri e complessi rispetto a quelli che la sua preparazione consentirebbe.
Le battute, i doppi sensi, le perplesse reazioni degli esperti, le conclusioni contemporaneamente idiote ed argute sono le conseguenze necessarie di queste premesse. Cunk on Earth può non incontrare i gusti di tutti, visto che l’ironia è un fattore molto personale. Non si tratta peraltro di un meccanismo finalizzato a stravolgere lo spettatore con risate fragorose ed improvvise. Ma gioca su un sorriso costante portato dalla solo apparente ingenuità e mancanza di senso. Si tratta però di un salto all’interno del cosiddetto british humour. Non plastico ed immediato come quello del celebre Mr. Bean ma certamente basato sull’assurdità della vita di tutti i giorni. O, come nel caso concreto, dei pregiudizi con cui guardiamo la storia.
Spopola su Netflix questa serie imperdibile dal Regno Unito che si è diffusa ovunque
Se riusciamo a sintonizzarci con questo modo di vedere le cose, possiamo trascorrere qualche ora di divertimento. L’importante è non avere pregiudizi sul fatto che la comicità riguarda qualsiasi aspetto della società, accomunando tutti i Paesi e tutti i contesti. Riuscire a parlare con leggerezza di argomenti molto seri non ha solo la finalità di sorridere, ma in maniera non dichiarata ci ricorda che nonostante tutto sorridere ci aiuta a rendere la vita più accettabile.
Se invece vogliamo trascorrere una serata alternativa su Netflix potremmo scoprire la storia sconosciuta di Osho, il personaggio amatissimo anche in Italia. Oppure scoprire la vita segreta del celebre cantante che milioni di noi hanno amato.