Tutti prima o poi ci saremo interrogati se convenisse di più bere l’acqua del rubinetto o acquistare quella in bottiglia. E probabilmente avremo comparato quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione. In Italia sono moltissime le persone che preferiscono utilizzare per scopi alimentari le bottiglie d’acqua del supermercato. A fronte di maggiori costi, di una certa difficoltà di spostamento e di una continua necessità di rifornimento, infatti, molti si affezionano al sapore di queste acque.
Un’altra motivazione frequente è quella del rischio di contaminazioni dell’acqua del rubinetto. Questo aspetto non riguarda tanto le tubature pubbliche. Infatti, le acque del servizio idrico sono sottoposte a costante monitoraggio. Semmai i dubbi riguardano il tratto di tubature che connette le nostre tubature alla rete pubblica. In quei casi non ci resta che fare dei test e sperare non ci siano problemi.
Molti pregi per un costo contenuto
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Fare un test della purezza dell’acqua che sgorga dal nostro rubinetto è estremamente semplice. Nonostante questo, solo pochi sanno come fare per effettuarlo.
Ad ogni modo potremmo prendere spunto da buone abitudini che spopolano in altri paesi. Dagli Stati Uniti al Giappone passando per l’Europa, in tantissimi purificano l’acqua del rubinetto con dei semplicissimi carboncini di bambù. Spopola questo metodo economico e naturale per avere acqua pura e libera da alcune sostanze. Ma vediamo di che si tratta.
L’inserimento di carboncini di bambù in una brocca d’acqua, però, riuscirebbe a filtrare sostanze quali il cloro e le clorammine. Questo si spiega per la struttura particolarmente porosa del bambù (circa tre volte più alta rispetto a quella dei carboni di legno). Proprio come una spugna assorbe queste impurità tra i suoi pori.
Spopola questo metodo economico e naturale per avere acqua dal rubinetto pura come dalla fonte risparmiando soldi e fatica
La soluzione presenta molti vantaggi: questi oggetti hanno una durata che varia tra i 2 ed i 4 mesi. Se ci stiamo chiedendo il prezzo, possiamo tranquillizzarci sapendo che una confezione costa in media meno di 10 euro. Gli utenti garantiscono che questi piccoli legni sono in grado anche di eliminare il fastidioso retrogusto di rubinetto che talvolta percepiamo.
Come se non bastasse, una volta terminato l’impiego per l’acqua, i carboncini si dimostrano utilissimi per casa: sarebbero perfetti per assorbire umidità e cattivi odori, così come le impurità dell’aria. L’ideale insomma per armadi, angoli cucina, bagni e persino l’interno di frigoriferi e scarpiere. In questo caso l’utilizzo si prolungherà di circa altri 6 mesi.
Anziché buttarli, i carboncini di legno sono utilizzabili come materiali compostabili per le piante e la terra del giardino. Addirittura, potrebbe assorbire l’umidità in eccesso che spesso rovina i fiori dei nostri vasi.
Potremmo avere una ragione in più da valutare per utilizzare l’acqua del rubinetto. A vantaggio magari di quella molto più dispendiosa che troviamo nei supermercati.
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