In questo periodo i costi dell’energia aumentano sempre di più. Non si sa ancora bene se questi aumenti si fermeranno. Meglio allora prendere tutte le precauzioni per non aggiungerne altri.
Col passaggio dal freddo invernale al caldo estivo, alcuni elettrodomestici si spengono, ma altri si accendono. Si mettono a riposo termosifoni e calorifici, stufe e termoventilatori. Si accendono invece tutti quegli elettrodomestici che possono rendere l’aria più fresca e gradevole.
Tra questi il condizionatori d’aria, i ventilatori, ma anche i raffrescatori evaporativi. Si tratta di elettrodomestici meno noti, ma di una certa efficacia.
I raffreddatori evaporativi si basano su un sistema semplice. Si tratta di far passare l’aria mossa da un ventilatore per una zona fredda. In questo modo non solo ci sarà del vento, ma anche una gradevole sensazione di fresco. L’aria infatti una volta propulsa dal ventilatore, attraversa una vaschetta di acqua ghiacciata. Si avvertirà così un calo di temperatura nella stanza. Un sistema semplice ed economico allo stesso tempo.
Un altro sistema, questa volta a costo zero, per rinfrescare l’aria di casa, è il seguente. Si tratta di sfruttare le piante che abbiamo in casa. Le piante infatti immettono vapore acqueo nell’aria. Quando le innaffiamo, il 90% dell’acqua, che assorbono le radici, è rispedita di nuovo nell’aria attraverso le foglie. Una volta nell’aria si abbassa un po’ la temperatura percepita. Per questo motivo mettere insieme un gruppetto di piante in una stanza, aiuterà a mantenerla fresca.
Spese salatissime ai distratti dei termosifoni senza fare subito questa semplice operazione che li protegge in estate
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Quando passiamo dal periodo freddo invernale a quello caldo della primavera inoltrata, i termosifoni si spengono. Non si ha più bisogno di riscaldare l’aria, che è già abbastanza tiepida. Poi durante l’estate diventerà anche calda e a volte insopportabile.
Quando i termosifoni si mettono a riposo, c’è un’operazione importante da compiere. Riguarda le valvole termostatiche montate su ogni singolo calorifico. Succede allora che non essendo utilizzati, l’acqua calda non entra più in circolo nei termosifoni. Inoltre non essendo in funzione, ne chiudiamo le valvole termostatiche.
Invece, questa operazione di girare le valvole sul valore zero, potrebbe farle guastare. Ci saranno così spese salatissime ai distratti dei termosifoni. Infatti l’acqua bloccata all’interno potrebbe creare formazioni dure di calcare, che andrebbero a bloccarla o a non farla funzionare bene. Così si avranno costi elevati sui consumi in inverno, poiché i blocchi di calcare forzeranno l’impianto a produrre più calore.
La cosa migliore è di posizionare la valvola al valore massimo di 5 o 6, secondo i modelli. In questo modo l’acqua è libera di muoversi e di non stagnare. Un’operazione da non dimenticare nella pausa estiva, prima del controllo invernale.
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